Dettagli Recensione
È lo stile il valore aggiunto
“Il colpo di grazia” è un breve romanzo in cui il protagonista e narratore Eric von Lhomond ricorda un avvenimento avvenuto molti anni prima. Dobbiamo tornare indietro alla guerra civile in Curlandia quando i tedeschi combattevano contro il regime bolscevico.
I tedeschi sono in difficoltà ed Eric si ritrova con i suoi compagni al castello, un tempo residenza dell'amico Corrado e della sorella Sofia, ora adattato a base operativa.
Saranno proprio questi due gli altri protagonisti:
“Corrado si sarebbe volentieri attaccato alle loro gonne variopinte se io non avessi ostentato disprezzo per simili infatuazioni; ed egli era una di quelle creature scrupolose e delicate che il disprezzo colpisce sul vivo, e che dubitano delle loro più care predilezioni non appena vengano poste in ridicolo da un'amante o da un amico.”
“La durezza di Sofia si scioglieva di tanto in tanto senza toglierle niente della sua grazia stralunata e selvaggia, come quei paesi che conservano un'asprezza invernale anche al volgere della primavera.”
In questo castello si svolgeranno tutte quelle dinamiche che porteranno al colpo di grazia. Sarà difficile non rimanere toccati dalle parole e dai fatti, la guerra è dura ma spesso la guerra è anche dentro di noi. Ognuno combatte la propria e spesso non riesce ad uscirne vincitore.
Il vero “potere” di questo romanzo è lo stile della Yourcenar, per me una delle migliori scrittrici di sempre. Il suo stile è un insieme di poesia, grazia ed eleganza che non ha paragoni.
“Si dice che il destino sia maestro nello stringere il cappio intorno al collo del paziente; che io sappia, è maestro soprattutto nello spezzare le fila. Alla lunga, lo si voglia o no, ci trae d'impaccio sbarazzandoci di tutto.”
Buona lettura!!!
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Commenti
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Federica
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M. Yourcenar è da tempo nella cerchia dei miei scrittori preferiti; pertanto condivido il tuo elogio alla sua bellissima scrittura.
Anche questo libro mi è piaciuto, però i suoi testi che amo rileggere sono altri : la trilogia 'biografica', "Memorie di Adriano" , poi i meravigliosi saggi contenuti in "Pellegrina e straniera" e "Il tempo grande scultore" , nonché il libro-intervista "Ad occhi aperti".