Dettagli Recensione
Topo bianco
«Quante persone c'erano nascoste in quel momento fra le rovine e le case ancora in piedi? Gente troppo spaventata per muoversi e che si limitava ad ascoltare in silenzio. Forse stavano pregando anche loro. Forse tutte quelle preghiere sarebbero servite a qualcosa. O forse no.»
Il suo nome è Nancy Wake ma tutti la conoscono come Topo Bianco. Di origine australiana, vissuta nel Nuovo Mondo e approdata a Marsiglia dopo un'infanzia e una adolescenza travagliate, ella è sposata con Henri Fiocca, un importante uomo d'affari a capo dell'azienda di famiglia da una decina d'anni, uomo che è consapevole della sua attività segreta e che non manca mai di appoggiarla. Siamo a Marsiglia, è il 1943 e Nancy è parte attiva della resistenza, non può proprio tollerarli, i nazisti, e ogni suo respiro è dedito a questa battaglia senza fine perché non può rinunciare alla democrazia, perché non può rinunciare alla libertà, perché non può tollerare quella violenza gratuita e quelle vessazioni su quegli innocenti che vengono perseguitati. Ed è proprio la Gestapo a cercarla con maggior fervore, il suo ruolo nella lotta al nazismo è troppo centrale per passare inosservato. Per quanto pensi di essere al sicuro e di non aver destato sospetti in realtà le sue azioni e i continui movimenti economici del marito per finanziarla non sono passati inosservati, sarà proprio l'uomo colui che per primo dovrà fronteggiare il nemico tedesco: verrà interrogato, torturato e le sue sorti non saranno delle più rosee ma Nancy non lo scoprirà subito. Non potrà.
«Così presto? È strano come a volte ci sorprenda quello che in cuor nostro ci aspettavamo da tempo. La sua reputazione e quella della famiglia dovevano pur valere ancora qualcosa a Marsiglia. Henri provò a resistere. [...] I loro sguardi si incontrarono e Henri si sentì gelare il sangue nelle vene. In quell'istante capì che né la legge, né i soldi o l'influenza della sua famiglia gli avrebbero offerto la protezione d cui aveva disperatamente bisogno.»
Non potrà perché Nancy dovrà fuggire, dovrà rifugiarsi in Gran Bretagna dove, unitasi agli agenti segreti inglesi, pianificherà il rientro in Francia per combattere insieme ai combattenti della Resistenza nell'Avernia. Riuscirà a riabbracciare suo marito? Riuscirà a portare avanti la lotta per la salvezza contro la Germania?
Quello che ci presentano Darby Kealey e Imogen Robertson è un romanzo storico ispirato a fatti realmente accaduti e che vedono protagonista Nancy Grace Augusta Wake, classe 1912, Nuova Zelanda, e personaggio realmente attivo nel periodo della resistenza francese. Sono vere azioni che ritroviamo tra queste pagine, è vera la relazione amorosa che ella ha avuto con il ricco industriale Fiocca con la quale si è sposata il 30 novembre 1939, è veritiera anche la caratterizzazione del suo personaggio che, pagina dopo pagina, arriva al lettore con tutto il suo carisma e il suo spirito indomito. Non nego che in alcuni passaggi quel che viene narrato sembra troppo, che la linea narrativa tra finzione e realtà è portata ai massimi e che talvolta il lettore tende a chiedersi quanto sia il vero di quel che sta assaporando ma la nota storica finale dei due autori è alquanto esaustiva e chiara nell'esplicare e nel chiarire dove è l'artifizio narrativo e dove questo non vi è.
Unica pecca che ho ravvisato nella lettura è stata una penna un po' troppo prolissa e descrittiva che ha teso a farne perdere di intensità e a rallentarne lo scorrimento.
Nancy è stata una donna coraggiosa, è stata una donna che ha lottato per fare la differenza, che ha contribuito per la lotta di quelli che erano i suoi ideali e che ci ha insegnato a credere sempre in questi, portandoli avanti con coraggio e determinazione, senza mai arrendersi.
Apprenderemo insieme a lei di quel che è stato, saremo catturati in vicende anche rocambolesche ma saremo anche chiamati a interrogarci su tanti elementi e su un passato che non deve essere dimenticato mai.