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I miserabili del ventesimo secolo
“Lo specchio delle nostre miserie” è l’ultimo volume della trilogia di Pierre Lemaitre, iniziata con “Ci rivediamo lassù” e continuata con “I colori dell’incendio”. Lo scopo reale di questi romanzi è di ripercorrere la storia della Francia e di conseguenza dell’Europa dai primi del novecento fino alla occupazione nazista di Parigi. Eventi drammatici e luttuosi coinvolgono famiglie e personaggi di cui si seguono le sorti. Quest’ultimo romanzo affronta con realismo la condizione di disagio e di desolazione in cui versa la popolazione francese che si affretta ad abbandonare i luoghi familiari per sottrarsi alla prepotenza dell’invasore.
La vicenda della protagonista Louise, che si avventura in un viaggio pieno di incognite alla ricerca di un fratello mai conosciuto con il quale stabilire un rapporto affettivo in ricordo di una madre ormai scomparsa, è il pretesto per seguire altre storie parallele, brevi romanzi nel romanzo. Folle di disperati e di miserabili, ben descritte, come nella migliore tradizione letteraria francese, invadono le strade che dal nord portano al sud della Francia. Lo stesso Lemaitre , a conclusione del romanzo, cita fra le sue fonti di ispirazione, alcuni tra i più grandi scrittori di tutti i tempi, tra cui Hugo, Gary, Diderot, Dickens, Proust, solo per ricordarne alcuni.
Molti degli episodi raccontati sono stati rielaborati da eventi realmente accaduti, cosa che ha contribuito a dare maggiore veridicità al racconto.
Il personaggio di Desiré, irriducibile trasformista , sempre pronto a cambiare personalità e a sfuggire alle accuse di impostore e truffatore, è colui che allevia le sofferenze altrui, offrendo della realtà una interpretazione sempre ottimistica e benevola, unico modo per riuscire a sopravvivere in un mondo spietato e privo di scrupoli.
Un romanzo che si legge volentieri, come il secondo della trilogia, ma non c’è dubbio che il migliore rimane “Ci rivediamo lassù”.