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SOLO ESSERI UMANI
Viaggio alla fine del millennio comincia e finisce con un viaggio. Un racconto di culture diverse, religioni diverse, luoghi diversi, lingue diverse, ma soprattutto un racconto di esseri umani.
Abbiamo il protagonista Ben-Atar, un ebreo del sud, che decide di intraprendere un lunghissimo viaggio per rinsaldare un sodalizio. Quel sodalizio a cui la Nuova Moglie di suo nipote Abulafia ha deciso di porre termine a causa della bigamia dello zio. Una donna estranea sia nell’ideologia che nei tratti. Yehoshua basa gran parte del romanzo sulle contraddizioni; i paesaggi africani contro i paesaggi parigini, gli odori, i colori: i colori bruni delle Mogli di Ben-Atar contro l’azzurro degli occhi e il biondo dei capelli di donna Esther-Mina. Grazie alla scrittura limpida ma profonda di Yehoshua, ogni singolo personaggio, anche il più secondario, ci viene caratterizzato tanto da permetterci di toccarlo. Le contraddizioni che si animano intorno ai singoli, motivo di scontri e di separazioni, quelle stesse contraddizioni porteranno non solo ad una comunione finale, ma anche ad una consapevolezza più profonda per cui non esistono vincitori né vinti, padroni né schiavi, ma solo esseri umani.