Dettagli Recensione
Reminiscenza Orwelliana
A livello tecnico e narrativo, più che un romanzo, si tratta di una testimonianza commemorativa divisa in capitoli; l'opera in questione è scritta e ambientata nel 1938, e si fa forza di tre principali caratteristiche:
- La vena nostalgica: il protagonista, grazie a un fortuito evento, si concede la possibilità di far visita al suo paesino natale, ed è il perfetto pretesto narrativo per raccontarci del suo passato di infante e adolescente. Difatti non mancano l'evocazioni di ricordi legati a un'epoca (primi anni del 1900) così distante dal suo presente contemporaneo, che non potrà che perdersi nei suoi racconti di spensierata gioventù, in netto contrasto con la guerra imminente.
- La vena sprezzante: Essendo un testo di Orwell,e più precisamente proprio quello che anticipa i rinomati 1984 e La Fattoria Degli Animali, non potevano mancare allusioni e critiche al mondo moderno e al suo processo evolutivo e tecnologico. Tra le righe, è infatti possibile leggere e comprendere, che le sue opere future sarebbero state proprio quelle che avrebbero profetizzato regimi totalitari, e li avrebbero, con una certa maestria, ridicolizzati in segno di disprezzo.
- La vena amara: La conclusione della lettura lascia un'asprezza di fondo, tristemente comprensibile dai cambiamenti ambientali richiesti dalla civiltà moderna e delle tensioni sociali dell'eminente guerra che sarebbe avvenuta da lì a breve.
In conclusione, sì, è una lettura decisamente consigliata.
Indicazioni utili
Il Fu Mattia Pascal
Commenti
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ti ringrazio del consiglio, ma l'ho già letto e mi è piaciuto molto. Tra i pochi che mi mancano da leggere è proprio Giorni In Birmania, anche se l'ho comprato recentemente.
Hai letto Fiorirà l'Aspidistra? E' il mio preferito.
Però so che esistono alcune copie su Ebay, anche se a prezzi poco economici in quanto non si trovano in giro.
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