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Pharmakis
Dalla scogliera più alta dell’isola osserva le onde, scosse da venti violenti si scagliano sulla nave dalle vele strappate. Eretta, i capelli raccolti sulla nuca, i piedi nudi coperti dalla lunga veste preziosa. Le mani sporche di terra, gli occhi gialli come il sole governato da suo padre, giovane nonostante i mille anni di vita. Circe, Signora di Eea, l’esiliata, figlia del titano Elios e della ninfa Perseide. Circe la dea, l’immortale, la maga, la donna, la madre.
Rivisitazione del mito di Omero, Madeline Miller -forte della sua conoscenza delle lettere classiche e della specializzazione in drammaturgia- ci regala un’opera superba.
“Mi chiamarono ninfa, parlavamo ai pesci e coltivavamo fiori, distillavamo la pioggia e il sale dalle onde.”
La figura di Circe ci viene proposta fin dall’infanzia, piccola e fragile nelle sale del palazzo buio e silenzioso, sepolto nella roccia. La vicenda si dipana nei secoli, costellandosi di splendide figure mitologiche ed umane, abilmente intrecciate le vicende scandiscono un tempo senza tempo, l’eternità.
Ne emerge la figura di una dea combattuta tra la sua essenza divina e la propensione all’umanità: Circe ama, Circe prova pietà per gli uomini, Circe padroneggia la stregoneria attraverso la fatica e disprezza i vizi dell’Olimpo. Ma quando il lato più mite sembra sovrastare, prorompente è il fragore del suo potere e dei suoi divini natali. Appassionata, sola, angosciata, comprensiva, potente, temeraria, scaltra, crudele.
Si muove attenta e sicura tra le ampolle, seziona erbe e confeziona balsami mentre ai suoi piedi la leonessa sonnecchia di fronte al trono argentato. Che prezzo puo’ avere amare un mortale, per una dea?
Narrativa epica e dal passo incessante, la penna non edulcora ma scava l’intimita’ della sua protagonista in scenografie indimenticabili. Privo di qualsiasi sbavatura è un lavoro immancabile per gli amanti della mitologia, consigliato a chi cerca una lettura di intrattenimento di qualità e per coloro che rifuggono da tutto questo. Vi ricrederete, questo romanzo è un incanto. (O un incantesimo?)
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Commenti
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Quando torneremo liberi mi procurero' la canzone di Achille. Lo hai letto?
Il taglio che ha dato a Circe è più maturo, meditato. Non voglio dire altro, devo terminarlo e commenterò a giorni. Comunque il libro si fa divorare!
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