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La vita, l'amore, la religione in Singer
Merito della casa editrice Adelphi è in questo caso quello di continuare a pubblicare le opere del premio Nobel I.B. Singer: “Il ciarlatano” è la prima edizione mondiale tradotta dall’originale manoscritto in lingua yiddish. Protagonista del libro è Hertz Minsker, definito con un certo cinismo da un suo amico come un ciarlatano per l’appunto (“Perché gli dai del ciarlatano? E come dovrei chiamarlo? E’uno che corre dietro a donne di ogni tipo, facendosi pure dare del denaro. E’ così che ha sempre vissuto”). Minsker tuttavia è altresì un grande erudito, figlio di rabbino, profondo conoscitore del Talmud, oltre che incallito donnaiolo con moglie ed una serie di amanti in continua espansione. Singer ci regala un romanzo in cui parte dalle vicende dei singoli, in questo caso le tresche amorose di Minsker raccontate con uno stile tragicomico in cui risalta la liaison dello stesso con Minna, la moglie del suo migliore amico Morris Kalisher, legame destinato a interrompersi quando Morris scoprirà il tradimento dicui è vittima. Ma in Singer le vicende private ad un certo punto si allargano, vanno oltre, fino a inglobare le tradizioni del mondo ebraico e toccando il tema della guerra e della persecuzione subita dagli ebrei. Sullo sfondo di una New York anni ’40 del secolo scorso abitata da emigranti ebrei provenienti dalla Polonia, l’autore affronta con grande intensità e autorevolezza il tema dell’olocausto, dello sterminio degli ebrei in Europa, evidenziando nei suoi protagonisti quel senso di devozione, quella speranza rivolta in Dio affinchè, tramite la sua intercessione possa fare cessare le sofferenze del popolo eletto.
Allo stesso tempo tuttavia non mancano nemmeno questa volta quelle classiche domande esistenziali e filosofiche sull’esistenza di Dio e sui suoi disegni misteriosi e incomprensibili:
- “Anche Dio è crudele. Non uccide solo qui sulla terra, ma anche su milioni, miliardi di altri pianeti”.
- “Perché l’Onnipotente permetterebbe la sofferenza?.......Il mio punto di vista è che hanno tutti dei limiti, dall’ultimo angelo sino a Dio stesso”
- “Un Dio Onnipotente, infinito nel tempo, illimitato nello spazio……Perché non aveva scelto di tormentare qualcuno delle Sue dimensioni?”.
In definitiva Il ciarlatano è l’ennesima dimostrazione di come Singer sia in grado di trattare con leggerezza ma allo stesso tempo grande profondità, i temi a lui più cari, in cui la vita, l’amore, la quotidianità del mondo ebraico, si intersecano con questioni dal forte sapore filosofico e religioso nei confronti dei quali ogni essere umano può riconoscersi.
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