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Il tramonto di un mito
I cento giorni sono un periodo storico compreso fra il ritorno di Napoleone a Parigi dall’esilio all’isola d’Elba (20 marzo 1815) e la restaurazione della dinastia borbonica con Luigi XVIII (8 luglio 1815); in questo lasso di tempo il 18 giugno si svolse la celebre battaglia di Waterloo che vide la definitiva e irrimediabile sconfitta dell’Imperatore dei Francesi. Lo scopo di Roth, però, come egli stesso dice non è di scrivere una saggio storico e anche l’attribuzione generica di romanzo storico gli andrebbe stretta perché in effetti ha inteso mostrare il crepuscolo di un quasi onnipotente, spogliandolo delle vesti ufficiali affinché restasse solo l’uomo, con i suoi dubbi, le sue incertezze, le sue paure e la stanchezza che aggredisce chi ha ormai imboccato velocemente il tratto di discesa della sua parabola. E’ un tramonto senza gloria, la fine di un mito di cui piano piano lo stesso Napoleone prende coscienza; é il grande generale che ha sempre cercato la battaglia, ma che ora, che gli viene imposta, lo trova riluttante, con un presagio di sconfitta che lo assillerà fino alle battute finali.
Il tempo inesorabile corre, ma non verso il sole di Austerlitz, verso le piogge, i terreni pantanosi di Waterloo e in questo susseguirsi veloce e implacabile di istanti si intreccia la storia dell’imperatore con quella di una sua lavandaia, Angelina. Lei, come tutte le donne di Francia, lo adora, è follemente infatuata di questo mito che va decomponendosi; c’è chi la dissuade di intestardirsi in un sentimento irragionevole, a maggior ragione ora che l’uomo Bonaparte è l’ombra di se stesso, ma inutilmente, e così entrambi saranno sconfitti. I cento giorni è un’opera dalla straordinaria potenza visiva, tanto da sembrare una pellicola cinematografica, ma questa caratteristica non è fine a se stessa, è semplicemente la cornice di un quadro di irresistibile bellezza, dove i cento giorni di un’epopea, in cui tutti credono illudendosi consapevolmente che i disegni del destino possano cambiare, scandiscono la fine di un’epoca, prima ancora dell’esito di Waterloo nell’animo dei due protagonisti, l’astro che si spegne di Napoleone e la donna con le ali di Icaro che inutilmente cerca di raggiungere il suo Sole.
Imperdibile.
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