Dettagli Recensione

 
Vincoli. Alle origini di Holt
 
Vincoli. Alle origini di Holt 2018-12-27 00:52:48 Loba
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Loba Opinione inserita da Loba    27 Dicembre, 2018
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

TACITE IMPOSIZIONI

Vincoli" narra delle origini del paese chiamato "Holt", analizzando nel dettaglio alcune vicende delle famiglie Goodnough e Roscoe. L'autore non sceglie una tematica qualunque, decide di parlare dei legami familiari, in particolare quelli che "soffocano", come introducono infatti il titolo originario (The Tie That Bind) e quello italiano.

Nelle prime pagine il protagonista, Sanders, un uomo di circa cinquant'anni, introduce tutte le narrazioni successive. Sanders è molto arrabbiato, vuole proteggere Edith, una signora di quasi ottant'anni, di cui ancora non si sa nulla, da una presunta accusa in tribunale. Dopo qualche pagina il lettore si ritroverà seduto in osteria con il protagonista, che con grande capacità evocativa, narrerà del motivo per cui Edith è accusata e per cui rischia una qualche pena, del motivo per cui secondo lui non merita affatto tutto ciò, ma soprattutto spiegherà i motivi per cui Edith ha scelto di agire andando incontro alla possibile accusa. E lo farà partendo dalla storia dei suoi genitori, di lei e suo fratello, dei suoi vicini di casa.

Il tema centrale rimarrà quello che alcuni chiamano destino, altri chiamano vincoli. Haruf sceglie la seconda opzione, approfondendo con grande capacità introspettiva ed empatica quali legami scaturiscono tra le persone, che abbiano o meno lo stesso sangue. Questo punto di vista riempie il lettore di domande, lo frustra, lo spinge a tifare per Edith e per la sua libertà con la stessa forza che possedeva lo stesso Sanders.

Anche la cornice storica è molto influente, l'america rurale della fine dell'800, fatta da padri, mogli e figli, tutti con i propri ruoli, con grandi doveri e grandi sogni, possibili per la famiglia Goodnough solamente dopo aver assolto ai grandi doveri. Parte di questi grandi doveri hanno inizio dalle aspettative del padre di Edith, Roy Goodnough, trasferitorsi nella neonata Holt creando con le proprie mani la casa in cui vivranno per decenni loro e i propri figli. La maggior parte, se non tutti i doveri non saranno mai assolti per loro. Ecco quindi che contenuto e cornice si confondono, dando vita a vincoli psicologicamente violenti e senza via di fuga, non senza la presenza di alcune scene anche esplicitamente violente.

"Non sei obbligato a farlo, disse Edith guardandomi. Niente di tutto quello che stai facendo.
Nemmeno tu.
Io voglio farlo.
Io pure, replicai. Ero mezzo innamorato di lei, anche io."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il fantasma del vicario
La grande fortuna
Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu