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TACITE IMPOSIZIONI
Vincoli" narra delle origini del paese chiamato "Holt", analizzando nel dettaglio alcune vicende delle famiglie Goodnough e Roscoe. L'autore non sceglie una tematica qualunque, decide di parlare dei legami familiari, in particolare quelli che "soffocano", come introducono infatti il titolo originario (The Tie That Bind) e quello italiano.
Nelle prime pagine il protagonista, Sanders, un uomo di circa cinquant'anni, introduce tutte le narrazioni successive. Sanders è molto arrabbiato, vuole proteggere Edith, una signora di quasi ottant'anni, di cui ancora non si sa nulla, da una presunta accusa in tribunale. Dopo qualche pagina il lettore si ritroverà seduto in osteria con il protagonista, che con grande capacità evocativa, narrerà del motivo per cui Edith è accusata e per cui rischia una qualche pena, del motivo per cui secondo lui non merita affatto tutto ciò, ma soprattutto spiegherà i motivi per cui Edith ha scelto di agire andando incontro alla possibile accusa. E lo farà partendo dalla storia dei suoi genitori, di lei e suo fratello, dei suoi vicini di casa.
Il tema centrale rimarrà quello che alcuni chiamano destino, altri chiamano vincoli. Haruf sceglie la seconda opzione, approfondendo con grande capacità introspettiva ed empatica quali legami scaturiscono tra le persone, che abbiano o meno lo stesso sangue. Questo punto di vista riempie il lettore di domande, lo frustra, lo spinge a tifare per Edith e per la sua libertà con la stessa forza che possedeva lo stesso Sanders.
Anche la cornice storica è molto influente, l'america rurale della fine dell'800, fatta da padri, mogli e figli, tutti con i propri ruoli, con grandi doveri e grandi sogni, possibili per la famiglia Goodnough solamente dopo aver assolto ai grandi doveri. Parte di questi grandi doveri hanno inizio dalle aspettative del padre di Edith, Roy Goodnough, trasferitorsi nella neonata Holt creando con le proprie mani la casa in cui vivranno per decenni loro e i propri figli. La maggior parte, se non tutti i doveri non saranno mai assolti per loro. Ecco quindi che contenuto e cornice si confondono, dando vita a vincoli psicologicamente violenti e senza via di fuga, non senza la presenza di alcune scene anche esplicitamente violente.
"Non sei obbligato a farlo, disse Edith guardandomi. Niente di tutto quello che stai facendo.
Nemmeno tu.
Io voglio farlo.
Io pure, replicai. Ero mezzo innamorato di lei, anche io."