Dettagli Recensione
Dialogo a distanza
La protagonista, Nella, diventa la moglie di un mercante d’alto rango in un’atmosfera tardo seicentesca: un rapido matrimonio vantaggioso con un ricco scapolo. Un uomo equivoco, che, con la sua indole, la inganna fino a farle provare un profondo senso di vergogna. L’unica attenzione che le riserva è il regalo di una casa in miniatura, che permette a lei di instaurare un dialogo a distanza con la miniaturista. Alcune recensioni spacciavano questo libro bello tanto quanto “La ragazza con l’orecchino di perla”, sarà forse per gli ambienti storici olandesi che li accomunano, ma non c’è davvero null’altro. Anzi, l’ho proprio trovato un libro da “non sense”, perché secondo me la trama, in sé, non ha né capo né coda, anzi di mano in mano che leggi, se poteva esserci una svolta rivelatrice, ti accorgi che lo sviluppo della trama peggiora di mano in mano. Forse l’unica cosa che salvo è il personaggio minore della sorella del marito. Almeno quello un suo senso lo ha.