Dettagli Recensione
Materialismo o spiritualità?
Amo molto questo scrittore: ha la capacità di rendere i personaggi vivi, le ambientazioni realistiche e le vicende, anche quelle quotidiane e ordinarie, interessanti. Merito della scrittura ricca, particolareggiata eppure fluida e musicale; è uno scrittore che ti fa vedere la storia che racconta e dà l'impressione che scrivere, per lui, sia un atto naturale. Protagonista di questo romanzo è Maugham stesso che si pone come voce narrante. Egli segue le vicissitudini, nel corso di una quindicina di anni, di alcuni personaggi - americani di Chicago - tra cui spicca Larry, un reduce della Grande Guerra, che, segnato nel profondo dalla tragedia a cui ha assistito e incapace di concepire un'esistenza superficiale, intraprende un difficile cammino alla ricerca di se stesso. Egli segue la sua strada con fiducia e slancio, sempre positivo, nonostante le persone 'normali' lo considerino un folle, fino ad arrivare a una sua personale consapevolezza. Molto riusciti anche gli altri protagonisti: il vanesio Elliot, che, in apparenza, pensa solo a feste e mondanità ma che, in realtà, è solo impossibilitato a esprimere la propria umanità nell'ambiente superficiale della borghesia che frequenta; la nipote Isabell, innamorata di Larry ma che preferisce sposare un altro, incapace di concepire una vita priva di agi. Questi personaggi si adattano alle convenzioni sociali e con la loro visione materialistica dell'esistenza, che credono l'unica possibile, sono infelici e si contrappongono specularmente alla ricerca spirituale di Larry che, s'eppur senza niente, è soddisfatto. Intensi anche i personaggi di contorno.
Il pericolo, per lo scrittore, avrebbe potuto essere quello di 'salire in cattedra' e dare una visone moralistica della società sempre incline a difendere se stessa da ciò che è diverso e che non concepisce, invece Maugham sa raccontare senza giudizio. Si legge con vero piacere e senza difficoltà.
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Commenti
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Anch'io amo la scrittura dell'autore (ad eccezione di quella di "Il velo dipinto", una grossa delusione).
Non so perché ho evitato questo libro, che addirittura penso di avere in libreria.
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