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Il potere dei sogni e della memoria
I temi del romanzo toccano memoria, guerra, identità, sogni, speranze, amore, destino, tutto ciò che include grandezza e complessita’ ma anche crudeltà ed inspiegabile follia.
Centrale la figura leggendaria di Ambroise Fleury, postino rurale costruttore di aquiloni, memoria storica del racconto, eccentrico e sagace, convinto che le sue creature debbano imparare come tutti a volare e che siano espressione di libertà, creatività, voglia di vivere e sperimentare.
Aquiloni sempre nuovi e diversi, da tenere stretti perché, una volta lasciati, inseguono l’ azzurro e ricadendo causerebbero disastri, creature che si amano, che prendono forma nel cielo ed a terra la perdono, si rattristano e ricercano amicizia, sono un simbolo di libertà, con un innato bisogno di altezza e spazio libero.
Il giovane Ludo, come tutti i Fleury dotato di una memoria prodigiosa, vive con lo zio Ambroise a Clery, in Normandia, ed un giorno si innamora della ineffabile Lola, una ragazzina bianca e bionda proveniente da una ricca ed antica famiglia aristocratica polacca che trascorre le proprie estati in Francia, aspirando all’ unicità e ad alla mutazione perpetua per non essere un semplice oggetto fabbricato dalle circostanze.
Lola sparirà all’ improvviso ed a Ludo rimarrà una promessa d’ amore ed un legame inalterato nonostante gli eventi totalizzanti e persecutori della seconda guerra mondiale, l’ avanzata tedesca, l’ occupazione e la Resistenza.
La sua prodigiosa memoria contraddice un’ epoca in cui i francesi cercano più di dimenticare che di ricordare, una memoria storica così importante che può persino condurre alla morte.
In lui inizialmente traspare l’ ingenuità dell’ infanzia, quella parte più feconda che la vita da’ e poi si riprende, l’ amore per un’ idea che si perde quando essa si materializza e l’amore viscerale per un paese che non è mai quello giusto.
Lola continua a popolare il proprio reale immaginario, c’è e vive per non essere dimenticata, una voce nel silenzio, un rifugio o forse solo l’ eco della stanchezza e del dubbio, quando la crudeltà della guerra genera orrore e morte, gli amici trasformati in nemici, e non si conosce niente al di fuori del proprio paesaggio di casa, impreparati alla vita, convinti ancora che l’ amore possa costituire sostanza e senso di una esistenza.
Probabilmente Ludo ha amato prematuramente e troppo intensamente, ma un giorno capirà quanto questo non sia sufficiente, che dovrebbe frequentare molte donne per amarne una sola e in primis se stesso.
Ma l’ amore può anche essere una risposta alle atrocità della guerra ed una speranza rivolta al futuro, la memoria un modo per riaffermare ciò che non c’ è e sembra scomparso per sempre.
Ed allora, molti anni dopo, al calare della vita, delle idee e dei sogni, si costruiranno aquiloni.
C’ è ancora un ristorante che deve restare quello che è stato, una delle eccellenze di Francia, con un proprietario, Marcellin Duprat, che ogni giorno intende dare al nemico la dimostrazione di ciò che non può essere sconfitto, ma forse la grande cucina francese è divenuta per lui una ossessione e l’ ultima spiaggia.
Una cosa è certa, e Ambroise ne è voce suadente, quando finalmente la Francia tornerà se stessa avrà bisogno di molta immaginazione ed immaginario come quell’ amore agognato ed inevitabilmente diverso che si dovrà inventare e reinventare per sopravvivere .
Spesso si crede di respirare la sola memoria ma ci si nutre della propria immaginazione, arrendendosi all’ evidenza che la disumanità e’ cosa umana.
Ludo, vissuta l’ atrocità dell’ occupazione, schieratosi in difesa di amici e nemici, ma in primis di uomini, non odierà più i tedeschi perché non tutto può essere diviso e sintetizzato in criminali ed eroi o in semplici luoghi comuni e ci si può legare a diversità improvvisamente capovolte e crudelmente simili.
È in questo istante che egli considererà l’ umanità dei nazisti insita nella loro disumanità. A volte la fraternità mostra una strana brutta faccia e finiamo con il domandarci chi siano realmente gli altri, e noi?
Oggi altri aquiloni sono pronti a spiccare il volo verso l’ azzurro, un giorno forse Ambroise Fleury ritornerà, anzi è già qui, in mezzo a noi,
… ‘ colui che ha saputo esprimere con l’ arte dell’ aquilone tutto ciò che su questa terra rimane eternamente puro ed inalterabile “….
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