Dettagli Recensione
Il buio a Kingsbridge, censurata dall'Inquisizione
Kingsbridge, Gennaio 1558.
Il giovane Ned Willard, figlio di ricchi protestanti, vuole sposare Margery Fitzgerald, figlia del sindaco cattolico della città, ma i tumulti religiosi che aleggiano sull'Inghilterra del XVI secolo costringono il ragazzo a rivedere i suoi piani, ripiegando sull'ingaggio offertogli da Sir William Cecil, consigliere della futura regina inglese Elisabetta Tudor. Nel momento in cui quest'ultima riceverà l'incoronazione, la regina scozzese Maria Stuarda riunirà tutta l'Europa cattolica contro di lei: Ned, coinvolto in prima persona nel neonato servizio segreto britannico, dovrà destreggiarsi fra violenze, estremismi, condanne, compromessi e sotterfugi perchè sul suo rapporto con Margery non venga scritta la parola 'fine' in modo prematuro e definitivo.
Un cinquantennio di Storia caratterizzato dalla tres d'union fra Inghilterra, Spagna, Francia, Paesi Bassi e Nuovo Mondo in cui il consueto stile follettiano viaggia sul binario intermedio della fiction storica: la pietra angolare rimane sempre Kingsbridge, luogo dall'indiscutibile fascino evocativo e teatro di scomodi e spietati giochi di potere e prevaricazioni religiose, ma ben presto la lotta intestina fra cattolici e protestanti finirà per estendersi a macchia d'olio anche a Parigi, Calais, Siviglia, Anversa e Hispaniola.
In un mondo in cui i valori di lealtà e rispetto vengono fragorosamente a mancare, i personaggi non possono che risultare gli uni le nemesi degli altri: la dicotomia Bene-Male, ancor più fra i protagonisti, è marcata alla massima potenza, con le figure d'animo buono e di sani principi costrette a scontrarsi con i loro contrappassi animati da odio profondo e irrefrenabile sete di violenza.
Sullo sfondo, ma non per questo in secondo piano, Follett è sempre chirurgico nello snocciolare con precisione usi, costumi, curiosità di un mondo in 'rivoluzione copernicana', e la perizia descrittiva che si delinea lascia impronte nitide e profonde nell'immaginario del lettore, nonostante la complessità dell'arco temporale e delle dinamiche socio-politiche trattate.
Un Passato fatto di spie e martiri britannici, di sicari francesi, di viziosi diplomatici spagnoli e di ingarbugliate discendenze scozzesi vi attende. Senza dimenticare il sanguinario Pieter Titelmans e la fragranza inebriante del rum dei Caraibi.
Fate Buon viaggio.
"E così, se avessi saputo allora quello che so ora, avrei fatto lo stesso?
Al diavolo, sì."
Indicazioni utili
'I pilastri della terra' e 'Mondo senza fine',
tutti dello stesso autore.