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Un giallo per l’alta società britannica
Gennaio 1920, Florence Nightingale Shore, eroica e caritatevole infermiera militare, reduce dalla Guerra di Crimea e dagli orrori della I Guerra Mondiale, viene rinvenuta morente nello scompartimento ferroviario di un treno partito da Londra e diretto sulla costa. I gioielli e la pelliccia sono spariti, ma apparentemente nessun indizio consente di risalire al colpevole di un tale brutale omicidio.
Quello stesso giorno la diciottenne Louisa Cannon sfugge da un altro treno per evitare che lo zio la “ceda” ad uno dei suoi creditori in pagamento dei debiti di gioco. La ragazza, disperata, riuscirà a trovare un impiego come aiuto bambinaia presso la casa di David-Freeman Mitford, Barone Redesdale. Qui conquisterà subito la simpatia e l’amicizia della figlia maggiore, Nancy, spigliata sedicenne in cerca di emozioni. Quest’ultima s’appassionerà alle indagini per l’assassinio della Shore, amica intima della gemella della sua bambinaia, Nanny Blore. Così, trascinandosi dietro anche la riluttante Louisa, Nancy incomincerà investigazioni personali per scoprire l’omicida. Nel frattempo in casa Mitford la vita scorre placida nelle campagne inglesi, per quanto Louisa continui a temere di essere rintracciata dallo zio.
Ufficialmente dopo pochi mesi, la Polizia Metropolitana e quella Ferroviaria rinunceranno a proseguire le ricerche del colpevole chiudendo il fascicolo. Solo il giovane agente della “Ferroviaria” Guy Sullivan persisterà nel voler trovare il responsabile, ponendosi in urto pure con i suoi superiori.
Alla fine, dopo qualche colpo di scena finale, la tenacia dei tre ragazzi porterà luce sull'intera vicenda.
L’assassinio di Florence Nightingale Shore è un libro davvero inconsueto. Per quanto si voglia proporre come un romanzo giallo, con i relativi indizi da interpretare e moventi da scoprire, in effetti esce abbondantemente dai canoni classici del genere poliziesco. La poca suspense è assai velata. La trama è piuttosto intuitiva. I colpi di scena finali francamente non stupiscono molto, anzi, si può presagire l’esito conclusivo sin dalle pagine iniziali. Invero quello che più preme all’A. è la descrizione della vita casalinga dell’alta società inglese tra le due guerre.
A tal fine ha innestato un fatto di cronaca nera realmente accaduto (l’omicidio Shore) sull'albero portante costituito dalla vita della famiglia Mitford, anch'essa tutta fatta da personaggi della vita reale. Ne è uscita un’opera ibrida che non è né carne né pesce e, proprio per questo, rischia di scontentare sia chi si aspetta una trama gialla sia chi ricerca un’opera di costume.
Il pubblico italiano, poi, soffre di un ulteriore handicap, giacché, nella maggioranza dei casi, ignora chi siano state le “Sei Sorelle Mitford” o cos'abbiano rappresentato i Bright Young People, i giovani aristocratici bohemien degli anni ’20, descritti appunto nei romanzi di Nancy Mitford e delle sue sorelle.
Ci si trova, quindi, ad affrontare impreparati un romanzo dai toni leggeri e sofisticati nel quale la società aristocratica scivola impalpabile al di sopra delle disperate condizioni di vita nelle quali si dibattono le classi inferiori e ove la rigida separazione sociale tra l’upstairs (inteso come il piano nobile della casa) ed il downstairs (locali della servitù) è vista come normale conseguenza dell’ordine delle cose. L’investigazione poliziesca, portata a termine come un eccitante passatempo da Nancy Mitford, e ragione di vita per Louisa e Guy, travolti dalle circostanze, è solo il paravento dietro al quale far muovere gli attori di questa commedia sofisticata.
Per meglio capire l’ambientazione basti ricordare che Jessica Fellowes è nipote di Julian Fellowes noto al pubblico italiano per essere l’autore di Gosford Park e Downton Abbey.
Accettato questo vizio di partenza, il romanzo scorre agevolmente e lo stile è lineare e gradevole. Quindi tutto sommato si tratta di una lettura non spregevole anche se si sente la mancanza di un vero mordente narrativo e, alla fine, il contenuto così impalpabile lascia poche tracce nel lettore.
Concludo con una precisazione: questo dovrebbe essere il primo di una collana di libri che vedono come protagoniste le sei sorelle. Presumibilmente gli altri vedranno coinvolte, via via, le restanti Mitford Sisters.
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In complesso non l'ho trovato malaccio. Solo che non me lo aspettato così profumato di scones ed earl grey.
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