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Silenzio
 
Silenzio 2018-02-11 20:08:01 Mario Inisi
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    11 Febbraio, 2018
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Calpestami

Il libro tratta di un argomento difficile, uno dei più inspiegabili misteri della religione cristiana: il silenzio di Dio di fronte alla sofferenza dell'innocente. E' un libro che parla anche di debolezza e di tradimento. L'immagine di Giuda ricorre per tutto il testo. La storia è vera: la chiesa in Giappone fu duramente perseguitata e gli ultimi due preti missionari in Giappone furono quelli di cui si parla nel libro. Poi la chiesa sopravvisse per due secoli senza preti, grazie all'organizzazione di contadini e pescatori poverissimi e ignoranti, che si ritrovavano la notte per pregare e che nominavano tra loro un responsabile che impartiva il battesimo, l'unico sacramento che non richiede un prete. Forse i due secoli di sopravvivenza della chiesa in quelle condizioni disperate sono la risposta storica di Dio. Il romanzo è commovente ma terribile per le torture descritte non solo fisiche ma soprattutto psicologiche. Dopo la lettura del libro ho visto il film, molto bello anche quello e fedelissimo al libro fino al finale dove invece si riscontrano importanti divergenze. Io preferisco il finale del libro. Mi piace molto l'idea che Gesù parli al cuore della persona umile ( ad esempio a padre Rodrigues dopo l'abiura) indipendentemente da quello che tutti pensano di lei, anzi che le parli più volentieri proprio quando tutti la disprezzano. Mi piace moltissimo anche la spiegazione delle parole di Gesù al Giuda storico (quello che devi fare fallo presto), non tanto del loro significato letterale, quanto del tono e del senso implicito materno e amorevole.
La descrizione della gente giapponese, pastori e contadini, è bellissima sia nel libro che nel film. Bellissima anche la descrizione dei pensieri del missionario e del suo cammino interiore che secondo me non è di distacco dalla fede, anzi. Il personaggio che mi è piaciuto di più è quello del Giuda giapponese, Kichijiro, in cui è impossibile non immedesimarsi. Un Giuda molto più tenero e umano dell'altro Giuda, che rimane almeno per me ancora abbastanza incomprensibile nei suoi percorsi mentali.

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