Dettagli Recensione
UN LIBRO SUL SENTIMENTO PROFONDO DELL'AMICIZIA
“Gli ultimi giorni dei nostri padri” libro d’esordio di Joel Dicker, è un racconto storico ambientato durante la seconda guerra mondiale. Personalmente l’ho trovato molto lungo e a tratti dispersivo, non particolarmente coinvolgente. I personaggi del libro sono moltissimi e pur essendo i veri protagonisti, sono descritti in modo superficiale, tranne che per la figura di Paul – Èmile e il rapporto con il padre.
Sin dall’inizio della lettura del libro, il lettore è colpito proprio dal rapporto d’amore tra padre adorato e il figlio obbediente. Durante il duro addestramento per diventare un agente segreto, aveva pensato a lui tutti i giorni e tutte le notti, talvolta non riusciva neanche a dormire e disperato per la sua assenza si chiedeva “come possiamo sopravvivere lontano dai nostri padri?”.
La parte centrale del libro è dedicata all’addestramento dei futuri agenti segreti del SOE. Il SOE era stato concepito dal primo ministro Churchill dopo la disfatta di Dunterque. Esso reclutava volontari stranieri nell’Europa occupata, li addestrava e li formava in Gran Bretagna per mandarli nei paesi d’origine dove potevano effettuare operazioni contro le linee nemiche. Tale parte del libro è di poco interesse, scollegata dal tema centrale del racconto.
L’altro tema significativo del libro è il legame d’amicizia tra i vari membri dei SOE (in particolar modo tra Pal, Gros, Faron, Stanislas, Doff e l’unico donna Laura), che cresce durante tutte le difficili ed estenuanti prove dell’addestramento. Tali difficoltà salderà il loro rapporto di amicizia e di aiuto reciproco. Probabilmente il valore dell’amicizia rappresenta l’unico filo conduttore del libro, un rapporto vero, intenso, che gli aiuterà nel superare tutte le difficoltà della guerra e le azioni di sabotaggio nei confronti dei tedeschi.
Un rapporto fraterno, che sarà tradito proprio da Pal (il vero protagonista del libro) che messo di fronte alla scelta di salvare il padre o gli amici egli sceglie di salvare il padre anziano, sacrificando e condannando a morte i suoi amici e soprattutto Laura.
Laura, la donna della sua vita, la donna più bella del mondo, incantevole, con un sorriso magnifico che sprigionava un fascino, una gioia di vivere e una tenerezza di sguardo che la rendevano speciale.
La sua futura moglie, a cui aveva giurato amore eterno, e dalla quale aspetta un bambino.
Pal sceglie di salvare il padre perché aveva avuto paura degli ultimi giorni di vita di suo padre. Egli crede che gli ultimi giorni dei padri non dovevano essere giorni di tristezza, ma di futuro e di perpetuazione.
Il finale del libro è molto coinvolgente in quanto gli amici del SOE sopravvissuti alla guerra si ritroveranno di nuovo tutti insieme e pur scoprendo la verità su Pal che gli aveva traditi, decidono di non rivelare la verità a Laura. La sua figura rimarrà quella di un eroe, morto per salvare i suoi amici e non quella di un traditore.
Essendo il libro di esordio dello scrittore, ha dimostrato a mio avviso di avere ottime qualità di scrittura, anche se ha dei limiti di costruzione che lo rendono per buona parte del libro lento. Ma leggendo gli altri due libri: “la verità sul caso Harri Quebert” e il “il libro dei Baltimora” devo concludere che Joel Dicker si è consacrato come un eccellente scrittore.
Indicazioni utili
La verità sul caso Harry Quebert.