Dettagli Recensione

 
Il mio nome è rosso
 
Il mio nome è rosso 2017-06-25 10:45:59 Mane
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mane Opinione inserita da Mane    25 Giugno, 2017
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il tormento del miniaturista

In un castello di specchi dove la realtà è riflessa da più prospettive, Pamuk ci invita a partecipare, fin da principio, ad un fine gioco investigativo che diversamente dai gialli consueti affida le redini al lettore presentandogli i fatti attraverso l’alternarsi delle figure in scena come narratori in prima persona.
Ogni capitolo, fonte di indizi ben celati, assume quindi la visuale propria del personaggio narrante, tra questi trova posto la viva voce dell’assassino stesso che però (come è suo naturale interesse) dissimula abilmente il suo essere, prestando attenzione a non rivelare la sua identità.

- “Perciò credo di non poter dire tutto. In realtà mi rendo conto che, anche quando sto per conto mio, mi seguite. Non posso tranquillamente rimuginare sui dettagli della mia vita o sulle cose che mi fanno rabbia e mi farebbero scoprire. Quando facevo quei tre esempi, Alif, Ba e Gim, con una parte del mio cervello controllavo il vostro sguardo.” -

Questa pregevole, elaborata architettura, nota decisamente lieta dell’opera, imprime una chiara impronta al romanzo, caratterizzandolo fortemente.

Istanbul, com’era attorno al 1500, fa da scenario alle vicende senza troppi dettagli: per intenderci non siamo davanti al genere dove le immagini, i profumi e le atmosfere della città rivivono nella mente del lettore (superlativo esempio fra questi “Notre Dame de Paris”).

Bensì, prepotente protagonista sul palcoscenico sino all’epilogo, risulta l’elitario mondo dei miniaturisti e delle loro opere, esplorato nelle sue origini, nei suoi significati, nella sua pratica, con una minuziosità maniacale, degna della professione in oggetto.
Purtroppo per quanto encomiabile nella meticolosità dei riferimenti alle fonti autentiche, la ridondanza del tema si fa sentire lungo le 400 pagine, sfiorando a tratti l’estenuante. Non è superfluo sottolineare che dentro a questa profusa trattazione risiedano comunque parecchie chiavi necessarie allo scioglimento finale della matassa, ragion per cui chi volesse affrontare l’indagine come un buon Sherlock Holmes si armi della pazienza propizia.

Per il resto non si tratta di una scrittura difficile, i personaggi come ben si può intuire dallo stile della narrazione sono caratterizzati in maniera indiretta e di rado sul piano fisico, l’intreccio è pressoché sovrapponibile alla fabula.

Al di là della struttura compositiva, ciò che rende “Il mio nome è Rosso” un romanzo notevole, senz’altro meritevole d’esser letto, è la metafora racchiusa nel dissidio stilistico-religioso che consuma gli animi tormentati dei miniaturisti e che ne alimenta le dispute intestine, parabola dell’acceso confronto culturale tra Oriente ed Occidente, di cui geograficamente emblematica, non poteva che esser culla Istanbul.

“Disegnare in un altro modo vuol dire vedere in un altro modo?”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Wu Ming, in particolar modo a chi ha apprezzato Q
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Sono debitore, insieme agli altri opinionisti,
in questo caso soprattutto ad Anna Maria Balzano
che con la sua recensione mi ha incuriosito su questa lettura.
Grazie
Bel commento, bravo!
Complimenti, Michele, proprio una bella recensione!
In risposta ad un precedente commento
Mane
26 Giugno, 2017
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie mille Laura!
In risposta ad un precedente commento
Mane
26 Giugno, 2017
Segnala questo commento ad un moderatore
Molte grazie Manuela,
mi fa piacere che tu l'abbia apprezzata!
5 risultati - visualizzati 1 - 5

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il fantasma del vicario
La grande fortuna
Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu