Dettagli Recensione
Il piccolo girasole
Van Gogh. Ogni suo dipinto è folgorante. Per la potenza del colore. Per la decisione dei tratti. Per il carattere. Per la sferzata di energia che infonde. Questo libro ce lo racconta, attraverso gli occhi di una giovane donna che lo ha amato tanto. Lui dipinge quello che sente. E sente quello che dipinge. E’ riuscito a rendere su tela la bellezza della solitudine; i suoi quadri sono un incanto, solcati da tratti vivi che danno il capogiro. Spighe, alberi vibrano come se fossero vivi. Esalano calore. I colori fremono. C’è movimento. C’è respiro. C’è vita. E’ un bel libro perché ci fa entrare in contatto con questi momenti di creazione, con l’essenza del genio. Per tutto il resto è uno stile un po’ strano, intervallato da stralci di articoli di giornali dell’epoca o spezzoni delle lettere al fratello Théo. Sembra però quasi più un libro volto a tratteggiare la forza e l’impertinenza della donna che lo ha amato, che non il personaggio del pittore: è stato un punto di vista che non mi aspettavo e forse non l’angolo ideale dal quale osservare un genio del nostro tempo. Meravigliosa la copertina. Una sua opera. Non poteva essere diversamente.