Dettagli Recensione
Un Dio in agguato
Ho letto il romanzo in una vecchia traduzione che andrebbe rifatta. Nelle prime pagine ho sentito molto il fastidio della lingua desueta ma poi la storia avvince e lo stile passa nel dimenticatoio.
Mauriac a differenza di Saramago, che offre al lettore un capolavoro di perturbarmento della realtà, è molto fedele ai Vangeli. Interviene nella storia con grande discrezione e sempre per chiarire, esplicitare alcuni aspetti ma senza mai forzare. Si intuisce la sua notevole preparazione in materia. Testi di santi, Vangeli apocrifi e via discorrendo. Ma ha un grande rispetto della materia tanto che il suo intervento approfondisce soprattutto il lato umano di Gesù e dei discepoli. Ma con un grandissimo tatto.
A me è piaciuto molto. Del resto Mauriac ha questo stile asciutto, diretto, limpido che mi sembra molto interessante.
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l'incipit mi ha fatto pensare... Effettivamente non è infrequente
imbattersi in traduzioni desuete che inficiano il gusto della lettura,
cosa che ci permette indirettamente di constatare quale peso
abbiano invece le versioni ben curate nel nostro giudizio di un libro.