Dettagli Recensione
Louise, Polly e Clary
Il terzo volume della saga dei Cazalet si apre nella primavera del 1942. La guerra sembra non finire mai, in famiglia ci sono stati lutti certi e presunti ma la vita comunque prosegue.
La penna della Howard si sofferma sulle tre protagoniste: Louise, Polly e Clary, le tre giovani cugine che stanno diventando adulte. Il narratore rimane sempre esterno e si alternano capitoli dedicati a “Polly”, “Clary”, “Louise" ed alla famiglia in generale.
Polly sta diventando una ragazza davvero bellissima, dolce e buona. Pur avendo talento artistico non è molto ambiziosa. E' l'unica ad avere un padre presente ed amorevole sul quale può contare.
Clary invece è un tipo particolare, non bella ma affascinante, vorrebbe diventare una scrittrice ed infatti tra le righe del romanzo sono riportate anche le pagine del suo diario personale. Clary è l'unico personaggio che parla di sé in prima persona, così la conosciamo senza il filtro della narratrice attraverso le pagine del suo diario. Deve affrontare la perdita del padre che è disperso in guerra da quasi tre anni ormai e si rifiuta di cedere alla rassegnazione e crederlo morto.
“Se continuo a scrivere è per me quanto per te, perché mi aiuta a ricordare. Uno degli aspetti peggiori del fatto che tu manchi da casa ormai da così tanto tempo -due anni e nove mesi- è che, anche se ti penso spesso, ho costantemente la sensazione di perdere dei ricordi. E' come se lentamente tu ti allontanassi e sparissi pia piano dal mio orizzonte. E' una cosa che odio. Se è questo che la gente intende quando parla di “superare il dolore”, allora a me non interessa.” (p. 197)
E infine c'è Louise, la cugina più grande. Dopo aver cercato di affermarsi come attrice cede alla corte di un uomo più grande di lei di una decina d'anni, un militare, e accetta di sposarlo. Poco dopo si accorge di essersi chiusa da sola in una gabbia dorata. Suo marito infatti si dimostra una persona di poco valore. La vita coniugale e la maternità si rivelano completamente diverse da quello che si aspettava la ragazza.
Il terzo capitolo della saga è quello che mi è piaciuto di più tra i tre attualmente pubblicati, il ritmo della narrazione si fa più veloce, ci sono alcuni colpi di scena che rendono la lettura più piacevole rispetto ai due volumi precedenti. L'approfondimento psicologico delle protagoniste ed anche degli altri personaggi è ottimo: sembra di essere lì con loro e conoscerli personalmente ormai.
Finalmente, dopo aver aspettato un tempo che è sembrato quasi infinito, arriva la fine della guerra.
“Ad Archie doleva la gamba -forse stava invecchiando davvero. Adesso che la guerra era finita, poteva tornare al sole, in Francia, a dipingere: lo avrebbe fatto davvero? Per molto tempo, lui come gli altri, aveva pensato alla fine della guerra come all'inizio di una vita nuova e meravigliosa, o almeno come il ritorno alla vecchia confortevole vita in tempo di pace. Adesso si domandava se questo miraggio si sarebbe avverato, per quelli che lo circondavano.” (p.520)
Anche noi lettori ce lo domandiamo. Cosa accadrà a questo punto?
Non ci resta che attendere la pubblicazione del quarto volume dell'appassionante saga familiare dei Cazalet. Buona lettura!
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