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Inspiegabili stranezze
Purtroppo devo ammettere che questo libro mi ha fortemente delusa da un punto di vista dei contenuti. La prima parte del libro per decollare ci mette un po', in quanto, a mio parere, non riesce molto a catturare l'interesse del lettore. Quando si iniziano a scoprire i segreti di casa Brandt e quando la protagonista si rende conto che le miniature nascondono qualcosa di inspiegabile e profetico, invece, la storia ha una svolta di qualità, che inizia a prenderti e incuriosirti, ma soprattutto che crea nel lettore grandi aspettative per una risoluzione finale che dia un senso a tutta la storia, ma soprattutto che dia un senso alla figura della miniaturista.
SPOILER
E invece non accade proprio un bel niente. Certo ci sono dei colpi di scena che il lettore non si sarebbe mai aspettato (per lo meno non io) e che riescono a spiegare gli strani comportamenti di alcuni personaggi e questo, come ho già detto, é proprio ciò che rende la storia intrigante. Il problema, però, a mio parere, é che non c'é un vero finale, un momento in cui tutti i nodi vengano al pettine, in cui cioé si spieghi la profondità e ciò che spinga ogni singolo personaggio ad agire in un certo modo. Più che la storia in sé, ciò che davvero mi ha delusa sono stati i personaggi: durante tutto il libro ho come la sensazione che tutti si "lascino vivere", senza mai prendere in mano la situazione, senza mai andare oltre i silenzi e una, magari solo apparente, indifferenza a ciò che accade: mi sembrava come se la storia scorresse da sola e i personaggi la assecondassero semplicemente, dolendosi e arrabbiandosi, ma non facendo nulla di concreto, in sostanza, per cambiare le cose. In particolar modo ho trovato insopportabile il personaggio di Johannes, del tutto indifferente ai propri affari, al futuro della propria famiglia e persino indifferente durante il suo processo! Ma la più grande lacuna lasciata incolmata, a mio parere, é il segreto della miniaturista. Quest'ultima, infatti, pur essendo ritenuta uno dei personaggi più importanti, non ha alcun vero legame con i Brandt, né, come si scopre alla fine, con qualsiasi altra donna di Amsterdam a cui spedisca le miniature. Quindi qual é il suo segreto e soprattutto qual é il suo ruolo nel romanzo? Suo padre dice che "sa leggere nelle anime delle persone", tutto qui. Il punto, però, é che questo non spiegherebbe comunque i vari segni premonitori, che compaiono e scompaiono, trovati dalla protagonista sulle sue miniature, né la scomparsa di alcune di esse. Inoltre, ai fini dell'andamento della storia, sebbene la miniaturiasta lasci delle tracce sulle miniature, magari per portare aiuto alla protagonista, quest'ultima, Petronella, non riesce ad usufruirne in alcun modo, né a notarle per tempo, pertanto la storia procederebbe nello stesso e identico modo anche se il personaggio della miniaturista non ci fosse.
Conclusione? Francamente non sono riuscita a capire, forse per mancanza di immaginazione, dove il romanzo vada a parare in fondo.
Per il resto, la scrittura é molto scorrevole e l'ambientazione, sia storica che geografica, ben descritta e molto piacevole.
Peccato solo per la storia dal grande potenziale, ma, a mio parere, rimasta "incompiuta".
Nonostante tutto, é un libro tutto sommato scorrevole e piacevole e, premesso che potrebbe in qualche modo lasciarvi con l'amaro in bocca, lo consiglierei lo stesso.
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Marta