Dettagli Recensione
Una trapunta di storie
Come in tutti i libri della Chevalier c'è la crescita personale di una protagonista che si trova a doversi confrontare con un momento importante della Storia. In questo caso, Honor arriva in America e scopre che la schiavitù è un problema ben diverso da come si era immaginata dai discorsi fatti in Inghilterra. Infatti nella sua terra nativa non ci sono quegli schiavi, non c'è il dilemma della morale contro il profitto economico, il voler aiutare ma il non poter disobbedire alla legge. Honor, dalla ragazzina sperduta e delusa dall'amore e dalla nuova famiglia, cresce e diventa una donna che ha imparato a guardare avanti per trovare la sua strada.
(piccolo spoiler.)
Non so voi, ma a me ad un certo punto è capitato di desiderare un corso di cucito per fare quelle meravigliose trapunte di cui lei parla tanto, quelle difficili ma precise che una volta finite portano tante soddisfazioni. Da dire: mentre soffrivo o gioivo ho creato questa cosa bellissima, mi ricorderà questo periodo finché campo. Prendere pezzi di stoffa dai vestiti delle persone amate, dalla sorella morta, dal nero che non ha aiutato, dalla fuggitiva che invece ha salvato, dall'uomo che non ha cambiato... combinare tutto insieme e creare qualcosa di nuovo e di armonico. E' una cosa affascinante secondo me!
voto 9
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