Dettagli Recensione
La storia la fa chi la vince
E' proprio vero che la storia la fa chi la vince.
Cornwell rappresenta in maniera eccessiva il punto di vista britannico. Senza nulla togliere all'importanza strategica della battaglia di Quatre-Bras, questa ricopre gran parte del quarto capitolo. Inoltre è sempre molto attento nella denominazioni delle unità britanniche mentre per i francesi sorvola spesso le designazioni scrivendo genericamente "tiratori francesi", "cavalieri francesi", "francesi aggrediti nel bosco di Wood" e via dicendo.
A parte questo, ho notato un numero impressionante di ripetizioni in tutto il libro tanto da indurmi a pensare di aver sbagliato più volte a voltare pagina. Un buon metodo per imparare le cose sicuramente, e avrei dovuto adottarlo anche a scuola infatti non dimenticherò più che Wellington ha favorito il versante opposto, che Von Muffling operò come ufficiale di collegamento al quartier generale del Duca, che le baionette dei fucili sono lunghe 23 pollici...
Pagine e pagine, come direbbe la bella Sabatini, che non aggiungono nulla ai fatti. A parer mio un romanzo storico dovrebbe creare quell'atmosfera da consentire al lettore di calarsi all'interno della realtà storica che l'autore vuole raccontare.
Non voglio giudicare troppo però Cornwell, perché è il primo suo romanzo che leggo, e, ad onor del vero, ho letto ottime opinioni sul suo conto.
Indicazioni utili
Gary Jennings
Robert Harris