Dettagli Recensione
Doppia vita e relazioni pericolose
Lisbona, estate del 1940, ad un passo dalla crudelta' e dall' eccidio bellico, e' qui, nella neutralita' del Portogallo, che si narra l' incontro e si sviluppa l' intreccio di due coppie americane, una, composta da Pete e Julia proveniente da Parigi, apparentemente felice e convenzionale nella forma e nei modi, l' altra, da Edward ed Iris, estemporanea e perennemente in viaggio, quanto misteriosa e intrigante.
L'incontro casuale ne segnera' la vicenda, gli intrecci sentimentali, le crisi matrimoniali, i dubbi e i misteri, in attesa di salpare verso l' America al riparo dal terrore della guerra.
Il ritorno di Leavitt, autore sbocciato agli inizi degli anni ottanta ( ne ricordiamo bene " Ballo di famiglia ", " Martin Bauman " La lingua perduta delle gru " ) ne riporta le tematiche principali, ovvero una intensa indagine psicologica dei personaggi, la difficolta' relazionale e di coppia, il mostrarsi al di là' delle convenzioni e delle apparenze, il tormento di una vita vissuta intensamente ma non corrispondente al proprio sentire.
Nei due Hotel Francfort si respira un'atmosfera sospesa, in attesa di una guerra che al momento risparmia la neutralità' portoghese, ma sono gli intrecci dei personaggi a rubare la scena, e ci si interroga sulla verità', quasi si trattasse di un giallo, al di là' di apparenze e convenzioni.
I quattro protagonisti sono profondamente diversi, e perciò' narrativamente bene intrecciati.
Peter, l' io narrante, venditore di auto, di certo non esuberante, razionale, sospettoso e la moglie Julia, ebrea americana preoccupata del proprio passato e dell' incertezza futura, sono una coppia borghese, cordiale, bene assortita, apparentemente serena.
Edward, scrittore estroso, ammagliante, manipolatore, estroverso e Iris, eccentrica, intrigante, distaccata, misteriosa, sono l' esatto opposto, goderecci, instabili, continuamente in viaggio, spasmodicamente smodati.
Inevitabile l' incontro e lo scontro tra le due coppie che si sviluppa tra intrecci insperati e soluzioni a sorpresa.
Lo scorrere della trama ci svela la complessità' dei personaggi, mostrandoci una realtà' ogni volta diversa, in divenire, ridefinita ogni volta, lasciando agli eventi un che di misteriosa presenza..
L' interesse dell' autore è' rapito dalla profondità' delle relazioni umane, oltre le apparenze, in una commistione di ruoli, di sentimenti, spesso confusi, alla ricerca di una stabilità' emotiva e quotidiana che spesso non trovano.
Leavitt e' maestro nel descriverci l' intricato mondo relazionale, i dubbi, le ansie, le paure dei suoi personaggi le sentiamo nostre, utilizzando un linguaggio dosato, centellinato, che alterna stupore emozionale a descrizioni asciutte, misurate.
È' per questo che è' sempre ben riconoscibile, anche se la profondità' del passato e dei primi romanzi rimane unica, ma sono passati tanti anni e i tempi sono cambiati.
Rimane una buona costruzione narrativa e la certezza di una scrittura che non lascia indifferenti offrendo sempre interessanti spunti di riflessione.