Dettagli Recensione

 
La ragazza con l'orecchino di perla
 
La ragazza con l'orecchino di perla 2016-02-20 18:04:11 LisaG
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Opinione inserita da LisaG    20 Febbraio, 2016

Dolce amaro

Ci ho provato e riprovato, gli ho dato fiducia fino alle ultime pagine, ma niente da fare. Questo libro non è proprio riuscito a farmi provare quelle emozioni attese di cui avevo letto in altre recensioni e che mi aspettavo da una trama a detta di tutti struggente e passionale.
No, non ho letto un romanzo d’amore platonico e no non ho avuto l’impressione che Griet fosse la musa di Vermeer ma soltanto che fosse sua serva e che lui se ne potesse servire come voleva.
La scena in cui lei, davanti a lui e in lacrime, con uno spillo si buca il lobo dell’orecchio mi ha messo i brividi. E’ una tortura vera e propria quella a cui Griet è stata sottoposta per il quadro: fisica e psicologica.
Dove si trova esattamente la relazione fatta di sospiri, sguardi, parole non dette, complicità e passione? Io non l’ho vista. Amore platonico? Ma no, lui è il suo padrone e lei solo una serva che posa per lui. Una serva che porta scompiglio ed è fonte di invidia e oggetto di dispetti per tutta la numerosissima famiglia.
Bellissima l’idea dell’autrice di creare un una storia partendo da un solo dipinto e ben fatta la caratterizzazione dei personaggi. Il libro riesce inoltre ad appassionare all’arte e alle tecniche di pittura ed è capace di evocare immagini e situazioni.
Ammetto di aver letto il libro con un sentimento di amarezza continuo: l’ immensa reverenza che Griet riserva a Vermeet da’ fastidio, è immotivata e solo la sua giovanissima età potrebbe esserne una spiegazione.
Nonostante ciò Griet suscita simpatia e si tifa per lei. Ci si rende conto fin da subito che lei è un’artista mancata: dispone gli ortaggi sul tagliere in ordine cromatico, stando attenta a non accostare colori che non stanno bene insieme perché non risaltano, fa le pulizie prendendo continuamente misura delle cose in modo da non spostare nulla, come un pittore che quando dipinge cerca le proporzioni e studia attentamente gli oggetti.
E’ bravissima a mescolare i colori, anche meglio del maestro e l’intuizione geniale dell’orecchino di perla che cattura la luce è sua (Vermeer ci arriverà solo giorni dopo).
Ecco quindi la riflessione più frustrante, per me il cuore del romanzo (altro che storia d’amore): chissà se Griet fosse stato un uomo che gran pittore sarebbe diventato! Ma è una donna e per lei non ci sono lezioni né aspettative. La sua aspirazione è solo un buon matrimonio che possa sistemare lei e la sua famiglia.
E’ un bel libro ma lascia l’amaro in bocca per quella che è stata la condizione femminile nell’ Olanda del 1600, che ci riporta in atmosfere ormai desuete ma che è importante conoscere. Importante per apprezzare meglio ciò che si ha oggi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il fantasma del vicario
La grande fortuna
Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu