Dettagli Recensione

 
Le luci bianche di Parigi
 
Le luci bianche di Parigi 2015-11-02 06:31:29 Natalizia Dagostino
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Natalizia Dagostino Opinione inserita da Natalizia Dagostino    02 Novembre, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Passioni durante la Storia

Romanzo interessante: la Storia si studia anche così, attraverso le storie di Ksenija Fëdorovna Osolin e Max von Passau. Mentre i due innamorati si cercano e si cercano e si tormentano e si tormentano - perché se no che grande amore sarebbe ?! – le lettrici attraversano vicende, usi e costumi, odi e vergogne, ideologie e impegno politico di un periodo d’ombre oscure, dal febbraio del ‘17 all’aprile del ’45.

Parigi, San Pietroburgo, Berlino e poi ancora Parigi, per sempre: scenari di una relazione artistica a lungo custodita in un’epoca che, proprio attraverso la sua ferocia, ha visto maturare tenacemente le sue luci, le ragioni per continuare a coltivare la speranza.

Sono le relazioni sane che salvano l’umanità, il cercarsi volto a volto, parola a parola, in un confronto e in un conflitto di generazione e di genere che costruiscono ipotesi nuove di discorsi femminili e maschili e non solo antropologie che confermano il predominio sessista di un genere soltanto.

Le donne studiose, scrittrici accurate e serie ci invitano e volentieri noi lettrici rispondiamo.
“…la vita è quella fiamma che guida ciascuno di noi. È credere in qualcosa che non per forza deve essere tangibile, in qualcosa che non si misura ma che c’ispira e ci permette di diventare migliori di ciò che siamo…” (p.329)

“Il generale era accasciato di traverso sulla poltrona. Metà della faccia era stata squarciata dalle pallottole. Un occhio era scomparso. Parte del cranio e del cervello erano schizzati sullo schienale della poltrona. Era indecente, osceno. Pietrificata, Ksenija si rese conto che stava osservando l’interno stesso di suo padre….. inorridita, i pugni stretti, rovesciò indietro la testa. Un urlo eruppe dalle sue viscere, un grido venuto dalle tenebre che le squarciò il ventre e i polmoni e le dilaniò le corde vocali, quel genere di urlo che arriva da un tempo immemore, un tempo che precede qualunque nascita, che precede anche la prima luce del mondo, un urlo che sa di terra e di cenere, di sepoltura.” (p.31)

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

SARY
02 Novembre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Belli e forti i passi riportati.
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il fantasma del vicario
La grande fortuna
Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu