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OTtaviano AUgusto
Premetto che il romanzo storico non mi attira molto e ho letto Augustus solo perche l’ha scritto J. Williams, autore di Stoner, uno dei più bei romanzi che mi è capitato di leggere.
La prima pagina, la lettera di Cesare ad Attia, madre di Gaio Ottaviano, è un capolavoro di arguzia e di ironia. E’ bellissima e invoglia ad addentrarsi nella lettura, fa capire come Gaio Ottaviano possa essere così affezionato a Cesare da voler vendicare la sua morte soprattutto per affetto e non solo per sete di potere.
La prima parte del romanzo è la più bella perché l’amicizia ha più importanza del potere e l’affetto prevale sul tornaconto. Con il tempo, i complotti, le astuzie, le meschinità dei personaggi mi hanno un po’ stancato. Certo, Ottaviano anche se non è messo su un piedistallo è sempre un gradino sopra gli uomini del suo tempo come intelligenza, lungimiranza e anche dal punto di vista umano. Però anche la sua vita è in lento declino nel senso che si avverte anche in lui una certa stanchezza per il potere e per la schiavitù che ne deriva che comporta tutta una serie di scelte, di frequentazioni, di guerre, di matrimoni quasi obbligata come nel gioco degli scacchi. Emerge dalle pagine la condizione chiaramente subalterna della donna, evidente nelle donne più intelligenti che sono la sorella di Ottaviano Ottavia, la figlia Giulia e la terribile moglie Livia, più sveglia, scaltra e intrigante di un uomo che alla fine riesce a imporre a Ottaviano come successore il figlio Tiberio Nerone. Nerone è un personaggio ambiguo e crudele, di scarsa intelligenza la cui migliore qualità è poter ricorrere alla testa di sua madre oltre che dell’amico Pisone.
Curiosa la figura di Cicerone che complotta contro Cesare, complotta contro Ottaviano ma lo fa sempre sapere a tutti e che zio e nipote amano nonostante complotti contro di loro senza sosta ma lo fa come una vecchia zia pettegola. Cicerone è un curioso personaggio: parla a tutti delle sue congiure perché ama più il discorso sulla congiura dell’esito della stessa, e quello che non scrive nelle sue lettere lo dice ai servi.
Questo libro è fatto di lettere, atti, documenti vari, molti dei quali inventati. Leggendo il romanzo ho sentito il peso della mia ignoranza perché avrei voluto riconoscere i documenti veri e falsi e in quelli veri gli input dell’autore se ce ne sono. Attraversano il romanzo tutti i personaggi più interessanti della letteratura latina: Livio, Cicerone, Virgilio, Ovidio, Orazio. Il libro è interessante per tutti e imperdibile per gli amanti del romanzo storico.
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questo testo mi attira e mi respinge, non mi convincono i testi composti da un mix di storia e invenzione
"Stoner" è veramente imperdibile. Questo non può che essere inferiore. Da come ne parli, però, penso sia da tenere in considerazione.
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