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Il mare di fiamma
Il romanzo inizia nel 1934, si sviluppa a lungo durante la seconda guerra mondiale e concede un breve epilogo nel 2014.
I protagonisti sono quasi tutti persone molto interessanti .
Parigi, Marie Laure, è una bimba orfana di madre, capelli rossi, lentiggini, a soli sei anni la sua vista si sta deteriorando, ben presto diventerà cieca.
Il padre Etienne Leblanch, è il primo fabbro di serrature del museo nazionale di storia naturale.
Adora la sua Marie, escogita ogni stratagemma possibile per renderle la vita più facile.
Costruisce per lei un quartiere in miniatura, per consentire alla piccola di memorizzare case ed ostacoli,
la porta con sé al museo dove le è consentito visitare le varie sale, potendo toccare conchiglie ed oggetti di vario genere, per stimolare la sua curiosità e il suo tatto.
Le insegna a leggere con le dita, le regala libri d’avventura in Brail, rendendola così felice nonostante il suo andicap.
Nel 1940, durante l’invasione dell’esercito del Reich i Leblanch fuggono da Parigi rifugiandosi a Saint-Malo
presso uno zio. (qui ringrazio caldamente l’autore per non essersi dilungato eccessivamente nella descrizione dell’esodo dei parigini)
A cinquecento km da Parigi, a Zollverein , Werner e la sorellina Jutta sono in orfanatrofio, il loro padre è stato inghiottito dalla miniera. Werner scopre , dopo aver trovato una radio rottame, di avere delle notevoli capacità nel riassemblare i pezzi , ridando loro la vita. Questa sua dote sarà sfruttata quando entrerà all’Accademia della Gioventù Hitleriana, dove spiccherà per la sua intelligenza.
I destini di Marie e di Werner si incroceranno, complici le radio, strumenti che hanno permesso l’intrattenimento di giovani menti curiose, consentito alla guerra di incalzare maggiormente, ma anche alla resistenza di difendere e contrastare il nemico.
Attraverso continui balzi temporali ci troviamo, ora sotto un Hotel bombardato dove si trova Werner con i suoi commilitoni, poi in Russia a stanare radioamatori indefessi , ora nella soffitta dove Marie e lo zio mandano messaggi in codice, poi nell’orfanatrofio…
Una pietra preziosa ‘’ Il mare di fiamma’’, protagonista involontaria delle vicende dei protagonisti, portata in salvo dal Museo di Parigi, che una giovane cieca ha protetto sagacemente affinchè non finisca nelle mani Naziste.
Le descrizioni meravigliose di Marie che attraverso il tatto l’udito e l’olfatto vede con la ‘’luce che non vediamo’’, con la sua sensibilità di figlia che adora il proprio padre e che ne viene ricambiata con un amore dolcissimo pieno di attenzioni e di gesti davvero teneri e commuoventi.
Insomma a me è davvero dispiaciuto, mi sono proprio intristita all’idea di aver terminato le pagine bellissime di questo libro, come sempre mi accade quando un romanzo mi prende.
Come tutte le letture interessanti, anche questa mi ha fatto capire qualcosa.
Mi ha avvicinato ad un giovane tedesco, che aveva davanti a sé solo la prospettiva di diventare minatore, servendo così la sua patria.
Diventando soldato dell’esercito tedesco a soli sedici anni, con i suoi dubbi e le sue debolezze, passerà oltre la sua coscienza pur consapevole delle malvagità che si stavano compiendo intorno a lui , per inseguire la sua chimera.
Mi sono sempre chiesta come poteva succedere che un bravo ragazzo potesse poi diventare un soldato spietato, e qui mi sono potuta avvicinare a quella realtà.
Per questo ringrazio l’autore.
Premio Pultizer 2015- consigliatissimo-
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Commenti
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ciao paola
grazie per il tuo intervento
a presto paola
ciao paola
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