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un salto nella Amsterdam del 1686
Ho letto questo libro su richiesta della mia bibliotecaria di fiducia, la quale dopo alcuni commenti negativi da parte di altri lettori, voleva sentire anche un altro parere. Così l'ho iniziato più per fare un piacere a lei che per altro, ma devo dire che si è rivelato una vera sorpresa!
Il libro racconta la storia di Petronella, una diciottenne di campagna, che dopo il declino della propria famiglia, si trova a dover sposare un mercante di Amsterdam. L'arrivo nella sua nuova casa non è dei più calorosi: il marito non c'è proprio, la cognata è fredda e austera, la cameriera sembra che si prenda gioco di lei e poi udite udite, in quella casa vive anche un uomo con la pelle color dell'ebano!
Col passare dei giorni però Nella inizia ad adattarsi, fa amicizia con la cameriera e con l'uomo, piano piano riesce anche ad andare d'accordo con la cognata, ed ha modo di conoscere anche il marito, un uomo affascinante che la tratta come una sua pari, coinvolgendola in conversazioni interessanti ma nulla più. Il marito poi le fa anche un dono molto particolare e prezioso: la miniatura della loro casa. Nella annoiata, contatta il miniaturista per avere altri pezzi da inserire nella casa, ed entra così in un vortice che la risucchierà totalmente: il miniaturista infatti le invia pezzi e personaggi che lei non ha richiesto, oltretutto questi personaggi presentano particolari e caratteristiche che solo chi vive la sua vita molto da vicino potrebbe conoscere, in alcuni casi sembra persino che riesca a predire il futuro. Chi è dunque costui? Come fa a sapere certe cose? Nella ne è assolutamente ossessionata, finché però la vita reale prende il sopravvento: ella verrà a conoscenza dei segreti del marito e della cognata, segreti che potrebbero distruggere la loro tranquilla vita in una città ed un'epoca così bacchettona.
Quando poi il marito sarà accusato ingiustamente e la cognata non potrà intervenire, spetterà a Nella farsi avanti e combattere per la sua famiglia, sostituirsi alle vesti del marito e cercare di risolvere i loro problemi.
Come ho detto, ho letto questo libro quasi controvoglia inizialmente, ma poi la vita di Nella e della sua famiglia mi ha totalmente assorbito e devo dire che lo consiglio assolutamente, perché secondo me vale la pena di leggerlo.
Ci si immerge in un'epoca diversa, un'epoca dove persino mangiare lo zucchero era considerato peccato, un'epoca in cui contano molto più le apparenze e il buon nome che altro. Nella è un personaggio molto realistico: la vediamo passare dalla ingenuità iniziale al tirare fuori le unghie quando le cose si mettono male, il marito è un uomo profondo, la cognata dopo i primi momenti, si impara a conoscerla e capirla, ma anche gli altri personaggi sono ben inseriti e realistici, insomma rendono molto l'idea di quella che doveva essere la vita a quei tempi.
Secondo me, i pareri negativi raccolti dalla mia bibliotecaria sono dovuti al fatto che ancora la mentalità su certi argomenti è molto ristretta, non sono stati capaci di guardare oltre e vedere che in realtà è un ottimo libro che racconta una storia amara ma molto sentita.
Se proprio devo trovargli un difetto: la scrittura al tempo presente, non amo molto leggere libri scritti così, però ecco passate le prime pagine ci si fa l'abitudine.