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Il miniaturista
 
Il miniaturista 2015-08-05 10:30:12 RansieLaStrega
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
RansieLaStrega Opinione inserita da RansieLaStrega    05 Agosto, 2015
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Un libro normale.

Bhè...sono ancora qui a pensare, dopo aver finito questo libro letto in tre giorni.
Sono un pò perplessa e mi dispiace per chi invece ha espresso pareri davvero forti su quest'opera, ma io non riesco a darle tutto questo grande elogio.

S'intenda eh...il romanzo è piacevole, non risulta ne scialbo, ne scarno, ma manca qualcosa di forte, questo è da dire.
Sono molto oggettiva, lessico, racconto della storicità dell'epoca,interesse sulle vicende che ruotano intorno ai personaggi, esprimo un 8 pieno, ma sulla STORIA e il suo contenuto, mi fermo a 6.

***SPOILER***

Petronella, chiamata con il diminutivo "Nella", per ordine della madre vista la situazione economica che verte sulla sua famiglia, entrerà con punta di piedi, ingenuità e molta timidezza, nella maestosa e lussuosa casa dei Brandt come novella sposa del padrone di casa: Johannes Brandt.

Ad accoglierla alla porta c'è la sorella di Johannes, Marin, una donna dal carattere a primo impatto, molto spigoloso e dall'aria tutt'altro che incantata.
Marin si presenta una chiara figura alta e snella, con abiti sempre scuri; il ritratto di un film d'animazione di Tim Burton (che siano parenti con la scrittrice?!). Di poche parole e poco interessata a legare con la nuova cognata, Marin fa intuire chiaramente come quella casa, lei e chi la abita, siano pieni di segreti che non si vogliono condividere con nessuno.

La maestosità dell'abitazione è sempre contornata da un'aria cupa e priva di luce piena, dovuta anche al clima poco soleggiato di una Amsterdan di fine 600, sempre ricca di pioggie, vento e poco sole giornaliero.

Insieme a Marin, calcheranno le scene anche un servizievole,amorevole e taciturno Otto, soprannominato "Toot" che è un uomo di colore che lavora per la famiglia Brandt da diverso tempo, da quando il padrone lo tolse dalla schiavitù "acquistandone la proprietà" e una strampalata, sagace e abbastanza sfrontata Cornelia, donna di servizio della famiglia, orfana ed impiegata dall'età di dodici anni presso l'abitazione.
La casa è un turbinio di rumori...le pareti sembrano sussurrare alle orecchie di Nella, che in quell'edificio ci sono troppi segretri da tener nascosti.
Nella sogna il grande amore, ha diciotto anni e tanti sogni da ragazzetta, la madre l'ha preparata a quella che sarebbe dovuta essere una vita da DONNA MARITATA, l'incontro con il futuro marito nella prima notte di nozze, la certezza del suo ventre fecondo, il suo scopo di proliferare il numero dei famigliari ed essere sempre un brava moglie...la moglie di un ricchissimo mercante di Amsterdam che con molta astuzia e amicizie, farà il bene della Repubblica.

Ma il tempo passa e Nella aspetta sempre il marito tornare la sera, per condividere finalmente quel letto, ma quel momento sembra non arrivare mai.
Il marito cerca di compiacerla con discorsi da uomo di potere, facendola sentire una donna e non una ragazzina, ma vani sono i tentativi di dissuadere la sua curiosità.
Un giorno Johanness si presenta con un dono per Petronella, un dono che giustificherà con "regalo di Nozze"; davanti all'intera casa, il signor Brandt ha acquistato un mobile di reali dimensioni che riproduce l'intera sua abitazione.
"Questo è un dono di nozze...come diversivo!" commenta Johanness.
Nella è offesa, si sente una ragazzina e questo dono è il chiaro segnale che suo marito vede in lei solo una bambina che deve ancora giocare con le bambole.

Marin le procurerà un libro "Le pagine di SMith" dove all'interno potrà trovare il suo artigiano per riempire ed arredare la piccola casa.
Da quel momento inizia per Nella un piccolo viaggio all'insegna del suo obiettivo nella vita.
Petronella scrive ad una bottega dall'altra parte della città, chiedendo da subito delle piccolissime statuine per iniziare l'arredo. All'arrivo del prezioso pacchettino che Nella scarta accuratamente, la ragazza rimane scoccata vedendo che la "bottega con il simbolo del sole" continua ad inviarle miniature per la sua casa anche senza averle ordinate... i giorni passano e continuano ad arrivare oggettini per il piccolo-grande mobile.
Nella è curiosa, anche troppo e comincia a nutrire dubbi su tutto e tutti, così crede bene che deve sapere anche lei ciò che le accade intorno, d'altronde è anche lei ora la padrona di casa.
Questo "scatto di crescita" farà intraprendere a Nella una strada tortuosa, ricca di scandali e tristi verità.
Scoprirà che il marito è un sodomita, palesemente omosessuale che con la scusa del mercanteggiare e stringere conttati più saldi con altri mercanti, sparisce tutti i giorni e tutte le notti, finchè una delle tante volte, lei lo segue e vedrà con i suoi occhi un terribile scenario, troppo per gli occhi di una diciott'enne vissuta in campagna tra cinguettii di passerotti e normale routine senza malizia.
Marin la sorella, per proteggiere tutti questi anni il fratello, lo ha sempre guidato ed aiutato in tutto quello che riguardava lo stato economico della famiglia, ma ora anche Petronella è al corrente del segreto n° 1 .
Eh si, ce ne sono abbastanza direi.. :) Non ci si ferma ad uno solo.. ma chi lo leggerà è meglio che se li appunta in un taccuino.

La storia prende una piega quasi noiosa quando il lettore comincierà a chiedersi, ma chi è "il miniaturista"?? E' forse DIO?!
Petronella continua a ricevere miniature e scoprirà che ognuna di loro è legata ad un evento, bello o brutto che sia, saperne cogliere il messaggio diventa una missione per lei che purtroppo non riuscirà a concludere felicemente.
Ci sono personaggi poco piacevoli che incombono sulla famiglia, gente che, avida di denaro farà in modo che Johanness sia incriminato per sodomia, peccato punibile con la morte in un Olanda fermamente cattolica dove il prete era un giudice ed esprimeva sentenze nei sermoni domenicali ... guai a chi professasse il contrario!!

Incaponendosi fino alla fine, scoprirà che il miniaturista è una donna della quale non sentirà mai la voce, avrà di lei un'idea di un viso confuso tra la gente della città... si recherà alla bottega e scoprirà che un omino piccolissimo cerca la figlia e trova Nella che fruga nel suo negozio, ma non la sua Nella.
La miniaturista si chiama Petronella, il padre parla con la protagonista del romanzo tenendo incollati tutti i lettori per sapere finalmente CHI E' costei?!!
Petronella Windelbreke, questo è il suon nome, sono anni che manca da Amsterdam ed il padre non ha notizie di lei. L'Olanda dell'epoca con le sue regole cristiane, aveva proibito ogni sorta di lavoro ed istituzione alle donne, nonchè di riprodurre qualsiasi oggetto a forma di uomo, perchè rinetuto poco decoroso ed immorale...ed ecco quali sono le ragioni che legano Nella W. alla sua scomparsa.
La miniaturista ha un dono, spiega il padre minuto alla "nostra" Nella, lei sà vedere le anime dei viventi, sà quali sono le loro mancanze e cerca di aiutarli inviando agli indirizzi di ogni persona bisognosa di aiuto spirituale, una piccola miniatura che raffigura un personaggio o una cosa, con un indizio come a segnalare "Da qui devi iniziare" o a predirre una qualche profezia.

Nella congedandosi dal padre della sua profeta, ripenserà a ciò che avrà realizzato: La miniaturista è la profeta di tutta la città, i suoi nemici che hanno distrutto la sua nuova famiglia, sono loro stessi legati alle sue profezie, Nella W. vede tutti e sà di tutti! Per aiutarli, cerca di inviare dei segnali, sta poi alle persone saperli cogliere.


Petronella, partita come giovinetta scialba e stupidina, diventerà una donna forte, saprà gestire una casa, una situazione famigliare particolare ed affrontare tantissime torture psicologiche... ad aiutarla sempre vicino a lei, i fedeli servitori della famiglia.
Nella ha davanti a se un futuro, un futuro che, come le scrisse la miniaturista "può cambiare", perchè le cose possono cambiare.


E' un romanzo, un semplice romanzo, gradevole, ma che lascia un pò deluse per chi come me si aspettava chissà quale ENIGMA all'inerno delle pagine..
La scrittrice è stata molto abile e quasi prodigiosa, dalla copertina (che è davvero molto bella ed attira molto il lettore) all'idea della storia di una ragazzina di campagna che si sveglierà dal suo sogno ad occhi aperti di avere accanto a sè un principe azzurro bello e ricco...ad una realtà ben diversa, condita di cose della quale lei stessa ne ignorava l'esistenza.
Spesso la vita nasconde delle sorprese e chi meno di Petronella se le poteva immaginare? Credo sia proprio questo il succo del libro... TUTTO PUò CAMBIARE, nel bene e nel male però. :)

Misteri e segreti, questo sarebbe stato un titolo ideale per quest'opera, che una volta svelati rimangono lì, non destano poi molto stupore.

Credo che la stessa autrice cercasse qualcosa per ravvivare l'opera arrivata ad un certo punto, ma che non abbia poi trovato nulla di molto eccitante a parte qualche particolare piccante.

Mi piace però dire che è stato davvero interessante il rapporto che la scrittrice ha con la figura di un Olanda ( o anche Europa se vogliamo) dell'epoca dove i cattolici esprimevano il massimo potere dello stato, dove la libertà non c'era e per renderla tale, un Johanness Brandt se la dovesse inventare dentro la sua abitazione, permettendo alla sorella Marin di fare il proprio lavoro dietro la scrivania, di gestire la casa e di essere un "uomo d'affari" nonostante la Sovraintendenza del paese vietasse ogni forma di autorità femminile, ponendo alla loro pari anche un Otto ed una Cornelia che erano considerati "schiavitù" e non per ultima Petronella che, se prima pregava per avere un cenno di considerazione dall'imponente marito, alla fine del libro lei stessa diventerà la sua colonna più forte.
Chiaro messaggio che Tutti possiamo essere liberi, ma a tutto c'è un prezzo da pagare a meno che non s'inganna il prossimo e ci si chiude in una morsa di segreti.

Ci sono delle belle metafore, anche per questo non mi sento di screditarlo totalmente, ma ripeto, non me ne vogliate, ma manca lo SLANCIO in più che non c'è stato.

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