Dettagli Recensione
A Tree
“Un albero cresce a Brooklyn” vide la luce nel lontano 1943 dalla penna di Elisabeth Wehner, alias Betty Smith.
Figlia di immigrati tedeschi in cerca di fortuna sul suolo americano, conobbe in prima persona una vita divisa tra sogni e miserie.
La storia che si snoda attraverso le pagine è uno degli spaccati più intensi che mai sia stato stato scritto sul tema immigrazione, rappresentando uomini, donne e bambini all'interno delle loro abitazioni, mentre camminano per le strade di Brooklyn in cerca di un lavoretto per portare due spiccioli a casa, mentre cenano con una tazza di caffè annacquato ed una noce di burro.
La narrazione copre un arco temporale dal 1901 al 1916, seguendo le vicissitudini di una famiglia rappresentativa dell'epoca, due genitori giovanissimi, due figli da accudire, la ricerca affannosa di un lavoro o più lavori per sopravvivere.
Se nella fase di apertura il romanzo sembra avvolto in una cortina di staticità, successivamente il ritmo narrativo ed emotivo assume una velocità vorticosa, strappando sorrisi e lacrime al lettore, coinvolgendolo in una girandola di situazioni dal realismo estremo, dipingendo volti memorabili, personaggi concreti e profondi.
L'epopea americana è stata spunto per tanta letteratura, ma questo piccolo gioiello non va dimenticato, perché contribuisce a pieno titolo a raccontare un pezzo di storia, a fotografare in bianco e nero una realtà sociale che ha prodotto piaghe, ma che ha visto crescere anche qualche albero su un terreno insidioso.
Betty ha raccontato tutto, le condizioni di vita, la povertà, le speranze, l'amore, il lavoro, l'infanzia, la tenacia ed il riscatto.