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Il secondo tuffo nell'esercito più potente
Siamo ancora nell'immensa e sconosciuta isola Britannica e i due protagonisti si trovano nuovamente ad affrontare due nemici, quello esterno: i Britanni e quello interno l'ambizione e la sete di potere.
Incredibilmente devo dire che questi libri mi sono piaciuti più di alcuni libri di Manfredi; scritto in modo estremamente comprensibile e cruento al punto giusto tanto da far comprendere alla perfezione cosa significasse essere un legionario, primo per le battaglie che dovevano combattere e secondo per il terrore instaurato nelle menti delle reclute, dai veterani e dagli ufficiali, nei confronti dei centurioni.
Un centurione è proprio Lucio Cornelio Macrone, il soldato romano per antonomasia, viziato da anni di guerre e sangue, da donne di ogni parte dell'impero e soprattutto dall'alcool, senza paura il primo ad esporsi per salvare i propri uomini e per le proprie convinzioni, poi vi è il suo optio, Quinto Licinio Catone, e schiavo abituato al lusso e soprattutto alla cultura della corte imperiale, viene catapultato sotto le Aquile e si ritrova immediatamente con il peso del suo grado, egli è infatti il vice-centurione, con tutti i problemi derivati da questo radicale cambiamento di vita e dal peso della centuria, troppo giovane ed inesperto per capire ancora a pieno la vita nell'esercito si innamora di una donna bellissima, corteggiata dall'imperatore stesso, Catone è inoltre un ragazzo che prova sentimenti che generalmente i legionari non provano, e questo quasi lo porta all'autodistruzione.
Libro consigliato a chiunque ami la letteratura storica.