Dettagli Recensione
Full immersion in India
Un romanzo accurato, ricco e molto preciso che trasporta il lettore direttamente nell'India di fine Ottocento. Le usanze, i costumi e le tradizioni sono approfonditi in maniera precisa e mettono in luce un aspetto dell'India legato alla tradizione, alla superstizione e all'intricato sistema degli oroscopi.
La protagonista Sivakami è il punto di partenza ed è anche il riferimento di una serie di generazioni che a partire dai suoi stessi figli popolano la casa. Fin da giovane è costretta a crescere, rimane vedova e deve confrontarsi con gli usi del paese che le impongono infinite regole da affrontare.
I due figli di Sivakami sono il punto dal quale si snodano due percorsi. Infatti Vairum si accosta a un modello moderno che rompe la tradizione mentre Thangam deve andare incontro a una tradizionale vita come moglie e madre e sarà proprio lei a portare avanti la discendenza con i suoi figli che verranno accolti nella dimora di Sivakami
Lo stile dell'autrice è adatto ad un romanzo di questa entità, infatti riesce sempre a mantenere l'interesse del lettore alto e sebbene i personaggi siano moltissimi riesce a dare un tratto caratteristico anche a quelli minori.
Interessanti gli sbocchi del romanzo che portano ad approfondire anche l'aspetto musicale della tradizione indiana attraverso la figura di Vani, talentuosa musicista mentre spicca la figura di Muchami che è il simbolo di colui che anela ad occupare una posizione migliore ma è consapevole delle regole e delle consuetudini presenti all'interno del sistema delle caste.
In conclusione l'opera si può definire in molti modi, è un romanzo storico, una saga familiare, contiene tutta la ricchezza della cultura indiana in un periodo di contrasti tra tradizione e modernità, contrasto che si rispecchia nelle vicende di tutti i personaggi.