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Una musa abusata
Poniamo di entrare in un museo e di innamorarci di un quadro. Lo osserviamo da tutte le angolazioni, ne apprezziamo le pennellate, le luci e le ombre, se siamo degli esperti. Se lo siamo un pò meno ci chiediamo chi è la ragazza che rappresenta, qual'è la sua storia, perchè l'autore ha scelto proprio lei. Poniamo di essere uno scrittore, e allora attorno a questa fantasia costruiamo un romanzo, che assieme al film che ne è tratto sarà capace di ridare fama anche al quadro. La Chevalier ha confezionato un bel romanzo: originale nella trama e scritto in modo scorrevole, piacevole da seguire. Nello scorrere delle pagine ci racconta, come potrebbe essere nato questo quadro: dall'ossessione del pittore Veermer per la sua servetta sedicenne Griet. Giorno dopo giorno tra i due nasce uno strano rapporto, nascosto a tutti e difficile da gestire per una ragazzina senza esperienza. Del resto lei stessa non riuscirebbe a dire esattamente di che cosa si tratta. Il suo padrone le ha chiesto di posare per un quadro e per farlo di mentire ai suoi genitori e alla moglie del padrone, ma lei è l'unico sostegno della famiglia, quel lavoro è vitale, e questo è solo un piccolo compromesso.