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I cigni di Leonardo.
"Il cigno sa quando è la sua ora,sa che tutte le cose di questo mondo non sono che un dono effimero.Questo fatto ineluttabile sfugge solo agli esseri umani.Non appena il povero mortale è sicuro del suo potere e del suo successo,viene distrutto da forze più grandi di lui."
Un bellissimo libro, che ricostruisce la vita di due sorelle che hanno fatto la storia del Rinascimento, Isabella e Beatrice D'Este, la prima signora di Mantova sposata a Francesco Gonzaga, la seconda signora di Milano sposata a Ludovico il Moro, entrambe sfruttando l'enorme fascino, l'eccezionale intelligenza e furbizia, riusciranno ad incantare ed affascinare uomini importanti dai quali riceveranno appoggio per la sicurezza dei loro ducati.
Il libro ci racconta dell'amore e dell'invidia che le due sorelle hanno una nei confronti dell'altra, Isabella in particolare pensa che Beatrice abbia avuto molta più fortuna di lei nell'essere andata in sposa al grande Ludovico, ma poi con lo scorrere delle vicende che sono costrette ad affrontare, dovrà ricredersi, Beatrice morirà presto a 21 anni, lascerà un segno profondo nella storia pur vivendo così poco e non sarà costretta a subire il tradimento che colpirà Ludovico anche da chi fino a poco prima aveva giurato eterna fedeltà nei suoi confronti.
"Beatrice, Beatrice, non è che non ti amassi. Tu eri come i cigni del tuo laghetto -nati goffi e brutti-, ma che poi crescendo diventano belli, portano la magia nel mondo e cantano nell'ora della morte. Creatura mitica, che poteva non amarti, sulla terra o al di sopra di essa? E' solo che per tanto tempo ho pensato che tu avessi rubato il mio destino...Invece, non lo sapevamo, ma me lo stavi preservando..."
Isabella è bella e affascinante, molto intelligente, legge libri ed ama circondarsi di splendide collezioni dei grandi artisti dell'epoca, Beatrice è una bravissima cavallerizza, è spericolata, piccola e non aggraziata, ma caparbia e testarda, con ostinazione ed amore riuscirà a conquistare Ludovico il Moro e tutta la sua corte, la prima agisce usando la mente la seconda ascoltando il suo cuore.
"Alcune donne non sanno stare al mondo, -dichiara Isabella-. Per altre è un istinto, come nutrirsi per un animale. Per quanto all'inizio di possa disgustare, conquisteremo re Luigi e ci vestiremo di gigli, finché non cambierà di nuovo la moda. Speravo che mia sorella fosse una come noi, ma credo proprio che alla fine abbia ceduto alla debolezza del suo cuore."
Alla corte del Moro, presta i suoi servizi il grande Leonardo da Vinci, altro fondamentale personaggio presente in questo libro, ripercorreremo la creazione di alcune tra le sue più importanti opere (La dama con l'ermellino, La vergine in grotta, L'ultima cena fino al misterioso quadro della Gioconda), leggeremo alcuni pensieri estratti dal suo taccuino, un uomo che non era solo un artista, ma anche un filosofo, un costruttore e un esperto di anatomia, che cercava costantemente l'anima, l'essenza, il mistero e la seduzione, tutto quello che poi racchiudeva nelle sue splendide opere.
Isabella donna che capisce quanto è importante l'opera svolta da questi grandi uomini/artisti cercherà di farsi immortalare in un quadro, sa che può aver fatto tanto nella sua vita, ma è necessario per rimanere nella storia farsi ritrarre in un quadro del grande Leonardo.
Un libro interessante nel quale ritroviamo grandi personaggi storici, ci sembrerà di vivere in quei palazzi e in quelle corti, dove continuamente si stringevano alleanze, si stabilivano tradimenti e si sognavano nuovi territori da conquistare, per diventare signori incontrastati, uomini avidi di potere, superbi e arroganti, donne astute, intelligenti che apprezzavano l'arte, la letteratura e la poesia del grande Rinascimento.
Il mio consiglio è di leggere questo libro una bel romanzo, con un'ottima ricostruzione storica.
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