Dettagli Recensione
non saprei...
Il romanzo è ambientato nella Germania nazista dove servire e seguire il Fuhrer è un imperativo. Il personaggio principale è Liesel, una bambina che viene adottata da una famiglia, dopo essere stata abbandonata (ma solo per poterla salvare) dalla mamma ebrea. Il padre adottivo è una persona buonissima, disponibile ed è lui che le insegna a leggere dedicando parte delle sue ore e standole vicino. Tra i due nasce un profondo affetto. La madre adottiva, invece, è una persona dall'apparenza burbera e con lei i rapporti migliorano solo quando la famiglia si ritrova a dover ospitare (nella realtà nascondere) un ebreo, figlio di un amico della famiglia. Il ragazzo è malaticcio ed è proprio durante la sua convalescenza che Liesel inizia a rubare i libri dalla libreria di una famiglia nazista. I temi che emergono in questo romanzo sono: l'amicizia, la bontà e soprattutto la disponibilità. Mi è piaciuta molto l'originalità della voce narrante anche se poi nel corso del romanzo infastidisce in quanto provoca continue interruzioni della storia. La parte più bella del romanzo è quella in cui viene descritto il legame intenso e particolare che si instaura fra la ladra di libri e Max il ragazzo ebreo. Ho iniziato a leggerlo con titubanza e le prime pagine non nego di averle trovate un po' ostiche e lente, ma superata la prima parte sono stata presa dalla voglia di leggerlo anche perchè lo stile è diventato fondamentale per la storia. Complessivamente una lettura discreta, ma non nego che le storie che trattano questo tipo di argomenti mi angosciano e generalmente cerco di evitarle ma in questo caso non ho potuto perchè è stato un regalo.
Indicazioni utili
- sì
- no