Dettagli Recensione
Completare la trilogia è d'obbligo, ma...
Sono finalmente arrivata alla fine della lunga, intricata, complessa storia delle 5 famiglie dislocate nel mondo, le cui vicende personali si intrecciano più o meno amabilmente con gli eventi storici più significativi dell'ultimo scorcio di secolo.
Purtroppo però, a differenza degli altri due romanzi, trovo quest'ultimo certamente non il migliore per una serie di motivi sotto elencati:
1) Mi sembra che in questo romanzi manchi di una storia pregnante intorno alla quale far ruotare gli eventi storici; mentre nei precedenti dalle storie di Ethel Williams, di Maud e Walter e dei fratelli Peskov si dipanavano le vicende storiche e soprattutto ti restava la tensione di sapere come sarebbe finita, qui, invece, i fatti personali sembrano slegati tra loro e con la storia.
2) Follett volutamente usa mettere personaggi inventati vicino a quelli storici per mettere in risalto la parte storica e questo rimane il principale pregio della trilogia, ma in alcuni momenti mi è sembrato che questa tecnica sia stata una forzatura (es. quando Jasper Murray assiste alla morte di King).
3) C'è un eccessivo affastellamento di nomi che rischiano di confondere e di creare inutili lungaggini.
4) Data la mole di informazioni ed episodi appartenenti a ciascun personaggio, spesso l'autore è costretto a fare dei "pit stop" per meglio spiegare e collocare l'azione di quel personaggio. Si ritorna indietro si fa riferimento a fatti già noti con il risultato di una certa ridondanza che appesantisce il romanzo.
In compenso, però, rimane estremamente originale il modo in cui viene raccontata la storia del Novecento, ancor più fatti come quelli dagli anni' 60 agli' 80, che sicuramente non si dimenticheranno più.