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L'ironia pietosa della Morte
“Non possiedo una falce. Indosso una veste nera con cappuccio solo quando fa freddo. Non ho quel viso da teschio che sembrate divertirvi ad appiopparmi. Vuoi sapere qual è il mio vero aspetto? …cerca uno specchio.”
L’Io narrante di questo meraviglioso, ma altrettanto drammatico, romanzo è appunto la Morte; ella si è personificata per raccontare tragici episodi accaduti durante l’ultima guerra, nella fattispecie in una città della Germania nei pressi di Monaco.
La storia di una ragazza di quasi undici anni che riesce a leggere qualche libro sottraendolo in maniera furtiva da luoghi dove vive la sua tragedia di bambina che si avvia verso l’adolescenza. In mezzo all’orrore, allo strazio, alla fame e ai sentimenti spesso calpestati, la lettura delle pagine dei pochi libri “rubati”, trasporta la mente della ragazza, Liesel, temporaneamente lontano da quell'assurdo ambiente, al fine di astrarsi da tutto ciò che incombe nella sua città e nella sua via, la Himmelstrasse, dove abita presso una famiglia adottiva.
La Morte narrante descrive la desolazione, l’ingiustizia, la perfidia, la crudeltà perpetrate dagli uomini quando la ragione è offuscata nell’ottundimento voluto, e ottenuto, da un essere che, nella sua lucida follia, ha procurato tanta disgrazia e distruzione inutile. Anche la stessa Morte si “lamenta” del troppo lavoro che è costretta a portare a termine nonostante, in molte circostanze, la sua tristezza nel raccogliere le anime senza distinzione alcuna di età, sesso, posizione sociale; ma è un compito che deve portare a termine…è nella stessa ragione di vita! Solo le parole lette nei libri rubati da parte di Liesel, riescono, per un mistero incomprensibile, a sottrarre la stessa ragazza alla fine prematura comune a molti suoi coetanei e arrivare all’incontrovertibile “appuntamento” solo in età molto avanzata e all’altro capo del mondo.
Difficilmente mi commuovo quando leggo un libro; apprezzo, in genere, lo stile narrativo e la trama ma, appunto, non mi commuovo quasi mai. In questo caso la narrazione così incalzante e, allo stesso tempo, trascinante e avvinghiante, mi ha fatto immedesimare nella tela del romanzo tra ordito e trama…una narrazione che difficilmente potrò mai dimenticare.
Molto consigliato.
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Commenti
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Ferruccio
Correggimi...se sono uscita fuori tema...ma è quello che mi è arrivato..nella mente ..nel cuore.
Pia
Ferruccio
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Federica