Dettagli Recensione
Un restauro ben riuscito (chi ben comincia...)
Qualche tempo fa acquistai e lessi “Musashi”, di Eiji Yoshikawa, e lascia le mie opinioni, molto negative a dire il vero, proprio su questo splendido sito. In effetti restai deluso e cercavo qualcosa che potesse affrancarmi dalla delusione.
Oggi a distanza di qualche settimana, forse mese, sono qui a esporre un nuovo parere su un testo dal significato praticamente identico: L’ombra del Samurai. Altri non è che la biografia Romanzata del più grande Samurai di tutti tempi, l’uomo che divenne storia , la storia divenne leggenda e la leggenda in fine “motivo di culto”. Non sono qui a gridare al capolavoro, stile e tecnica non sono sopraffini (ma qui mi domando sempre se è giusto dare un parere del genere riferendomi ad un testo tradotto) Ma la storia tiene: affascina, cattura e diverte. Lo scrittore è David Kirk , giovane insegnate d’inglese che vive in Giappon. Dalla sua opera traspare tutta la sua ammirazione e l’ottima conoscenza della storia nipponica. Un testo che scorre rapido sotto le dite, si snoda alla sinuoso senza sbavature o contraddizioni. “L’onore del samurai” ha però il vizio/difetto d’essere il primo di una serie e questo un po’ mi spaventa, perché spesso i seguiti sono deludenti e presto finiscono nel mio stanzino delle cose dimenticate. Questo testo però lascia ben sperare;incalzante sin da subito trasporta il lettore direttamente nel Giappone Feudale con le sue faide e i suoi controversi e ambigui personaggi, tutti ben caratterizzati, digressioni sempre al momento giusto e sempre attinenti alla contesto della vicenda, la fantasia riempie i buchi delle cronache e cosi Kirk ci propone un testo che potrebbe essere una prefazione della vita di Musashi, infatti il testo va da quando lui ha circa dodici anni per terminare alla battaglia di Sekigahara, Myamoto Musashi si risvegliò sotto una moltitudine di corpi dilaniati; aveva solo 16 anni … Un altro punto a vantaggio di Kirk è fatto di aver saputo descrivere il Giappone feudale in modo appagante, facendomi sentire i luoghi dove avvengono i fatti; cosa che in “Musashi” era spesso assente o fatta in maniera grossolana, quasi buttata li. Kirk prende per mano il lettore occidentale e lo trasporta lentamente, passo dopo passo, verso una cognizione chiara e limpida di una cultura distante e spesso incomprensibile .
Per citare Arthur Golden :Un conto è essere un coniglio e cercare di spiegare ad un uomo cosa si prova a corre in un prato; un altro è essere un umano e spiegare come corre un coniglio in un prato ad un umano. Questo solo per sottolineare che assieme a "Shogun" di Clavel L’onore del samurai ha tutte le carte in regola per concedervi la possibilità di rivivere e conoscere, questa cultura tanto distante ed affascinante ,le avventure del più grande samurai, e non solo, di tutti i tempi.
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Commenti
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Prima devo leggere Hagakure di Yamamoto Tsunetomo che spero anche tu prenderai in considerazione, sempre che non lo abbia gia letto.
In effetti Mishima cerco di vivere come un samurai capendo pio che il modo in cui muori che ti identifica come tale, piu di ogni altro gesto ...
. Di Mishima ho letto :"Neve di Primavere", "Confessioni di una Maschera", "Cavalli in fuga" . Appena riesco devo leggere "la via del Samurai" che è direttamente collegato ad Hagakure: un saggio che ne spiega e analizza i contenuti di quest'ultimo
Musashi hai fatto bene a depennarlo, puo però leggere questo... Lo stile non fa gridare al miracolo ma è dignitoso e asserve allo scopo egregiamente.
Il giovane Kirk è acerbo deve solo credere di piu nello stiel !
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La nobilta' della sconfitta di Morris, lo conosci ? Be lli ssi mo.
:-)