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"...in cammino verso la regione immutabile"
" Qual era il tuo volto
prima che tuo padre
e tua madre s'incontrassero ? "
(K. Zen)
"Care memorie" (con "Archivi del Nord" e "Che? L'eternità") fa parte della trilogia 'biografica' che Marguerite Yourcenar scrisse alle soglie della vecchiaia, ormai acclamata autrice di "Memorie di Adriano".
Il libro è suddiviso in quattro sezioni : la prima e l'ultima incentrate sulle figure del padre e soprattutto della madre, morta quando Marguerite aveva appena dieci giorni di vita; le due centrali, invece, sugli avi del ramo materno e in particolare su due parenti che, per affinità con la scrittrice, ne hanno acceso l'immaginazione, documentata tuttavia da opere scritte da uno di essi: Octave Pirmez. Questo diventa personaggio vibrante di sensibilità verso tutti gli elementi del Creato. Tale aspetto non poteva non piacere all'autrice, per l'attenzione verso gli animali, "questi esseri occupati, come l'uomo lo è, nell'avventura di esistere", per il "suo gusto appassionato di meditare sulla fine delle cose", e la propensione alla solitudine come scelta, in quanto "ci ritroviamo dovunque e comunque di fronte a noi stessi".
Molto interessante e affascinante la rappresentazione dei genitori e del loro mondo, benché la Yourcenar dicesse di non aver mai avvertito la mancanza della figura materna.
Lo sfondo dove far muovere questi personaggi è lo scenario della Belle Epoque; loro sono facoltosi esponenti di quella società che stava scoprendo il piacere dei viaggi e le comodità offerte dai grandi alberghi : il sole della Costa Azzurra garantiva tepore nella stagione invernale, mentre la Svizzera era allettante d'estate per il clima e i bei paesaggi.
"Quelle due persone smarrite, si direbbe, tra la folla del Tempo Perduto", ad un certo punto, devono fermarsi : la gravidanza scoraggia la vita errabonda. Si avvicinano il dramma e il lutto. Poi "le ruote della vita ricominciano a girare".
Si tratta di un libro bellissimo : M. Yourcenar sa raccontare mirabilmente, abbinando semplicità e profondità. E' un'opera che non può lasciare indifferenti, capace com'è di accompagnare il lettore anche nel tempo.
Unica avvertenza : non perdersi fra i rami dell'albero genealogico, che occupa la prima parte della seconda sezione : se ne può fare una ' lettura verticale ' .
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Commenti
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Continuo a monitorare, se ti capita di trovarne una copia fammi un fischio !
Il problema e' che da alcuni anni leggo solo libri di proprieta', ho sofferto troppo a restituire libri a cui mi ero legata, quindi ora compro solo. Confesso di essere feticista, io voglio possedere esattamente il libro su cui ho posato gli occhi e con cui ho convissuto durante la lettura. Esattamente quella copia. Ecco perche' di rado presto libri gia' letti, perche' se me lo perdessero poi il ricomprarlo non sarebbe mai la stessa cosa.
:-)
Ora che so che lo hai ovviamente potrei assoldare un ladruncolo, a mali estremi...
Nel frattempo aspetto una riedizione :-)
aspettavo un tuo commento su questo libro visto che lo citi molto nei vari post. Devo dire che mi attira e ci trovo interessanti elementi di comunanza con altre opere che ho apprezzato: la rappresentazione a ritroso di un mondo che è mutato, la famiglia, il ricordo...
Ferruccio
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