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Saga familiare a cavallo tra due secoli
Ernst Lothar non è, in Italia, molto conosciuto tra gli scrittori europei della prima metà del XX secolo; infatti, della sua moltitudine di romanzi solo il presente è stato tradotto e pubblicato.
.La mia impressione iniziale, valutata la corposità dell’opera, mi ha indotto a una certa perplessità ma, assecondando il proverbio sempre valido di non giudicare ami un libro dalla copertina e /o dal numero di pagine, è subito svanita dopo la lettura dei primi paragrafi.
Una saga familiare, la famiglia Alt costruttori viennesi di pianoforti, che abbraccia tre generazione in un lasso di tempo che va dal 1888 al 1945 e ha luogo nel fabbricato di loro proprietà suddiviso in tre piani con l’ulteriore costruzione, poco prima dell’utima decade del 1800, di un quarto piano dove alloggiano tutti i componenti degli Alt con rispettive famiglie nella famosa Seilerstatte n. 10.
Una narrazione da centellinare, da leggere con attenzione e profondità paragrafo dopo paragrafo; è facile, quindi, immedesimarsi nelle atmosfere sfarzose della Vienna della casa degli Asburgo durante il suo massimo splendore dovuto alla dominazione ed espansione e al livello culturale dell’epoca. La trama è molto curata con dovizia di particolari riguardanti i fatti storici verificatisi in quel periodo; dal suicidio per amore insieme alla sua amante, baronessa Maria Vetsera, dell’allora trentenne Rodolfo erede al trono dell’imperatore Francesco Giuseppe, dei protocolli e vita di corte presso la casa imperialregia, all’apparizione di un imberbe sconosciuto Adolf Hitler non idoneo all’ammissione all’Accademia Belle Arti di Vienna (che peccato!!-sic!), alle conferenze sulla psicoanalisi tenute, a una selezionata elitè, da un “certo” dottor Sigmund Freud.
In questa cornice hanno luogo le rocambolesche e drammatiche vicende della famiglia Alt che, attraverso 57 anni, vive la maestosità dell’impero asburgico fino alla sua graduale decadenza, subendo, infine,lo sfacelo a causa della disfatta alla fine della prima guerra mondiale, e continuando con l’avvento delle camicie brune, propedeutiche al nazismo, il cui leader è ora il non più sconosciuto bensì famigerato Hitler.
Lo stile di scrittura di Ernst Lothar rende palpabile i vari accadimenti e vicissitudini di tutti i componenti della famiglia Alt che dagli onori avuti sotto la dinastia asburgica, sono poi travolti dall’Anschluss dell’Austria alla Germania nel 1938, il cui vessillo è la croce uncinata, fino ai campi di sterminio.
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Ferruccio
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