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La polveriera europea a inizio secolo
Come tutti i romanzi da più di mille pagine all'inizio del libro sono sempre timoroso che la lettura decolli o che il racconto non sia piacevole. Qui dopo poche pagine si viene catturati dal filo narrativo che gradualmente di dipana lasciandoci conoscere uno ad uno tutti i protagonisti. Sono personaggi legati a famiglie sparse nei principali paesi protagonisti della storia dei primi anni del novecento. Il mondo è una polveriera, i più prestigiosi paesi europei cavalcanti l'onda dello sviluppo e della conquista fremono, la scintilla di Sarayevo divampa dentro gli animi belligeranti e l'incendio della guerra esplode. Dal Regno Unito alla Germania, dalla Russia agli Stati Uniti d'America, i protagonisti del romanzo partecipano al fianco dei grandi nomi esibiti dalla storia nella vicende socio politiche di quegli anni. La Russia vive il più drammatico capovolgimento con la Rivoluzione bolscevica, ma gradualmente ognuno dei personaggi regolerà i conti con la Prima Guerra mondiale e con le sue conseguenze. Follett ci accompagna nei salotti londinesi, nelle dimore principesche di aristocratici gallesi, nelle miniere di carbone, svelandoci la vita dell'epoca, animata dai forti squilibri sociali maturi per fondersi in cambiamenti rivoluzionari delle condizioni dell'uomo del novecento. Abbiamo modo di ascoltare i dibattiti di Lenin, di odorare il fumo dei sigari di Churchill, di sentire il sibilo dei proiettili e il rombo dei mortai, di congelare nel fango delle trincee, mentre i protagonisti compiono i loro destini, prima che al concludersi della guerra e allo scorrere delle ultime pagine di questo romanzo non si pensi già al momento di iniziare il secondo episodio di questa avvincente saga.
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