Dettagli Recensione
4 personaggi in cerca d’autore
Robert Goolrick ha scritto una storia molto piccante e intrigante, ambientata nel 1907 nel freddo Winsconsin, tra miserie, desiderio di riscatto e ricchezze. Il titolo per Frassinelli “Una moglie affidabile” ha la capacità di suscitare interesse, non sai se corri il rischio di leggere un rosa o un mistery, diciamo che tutto parte dal titolo dell’annuncio di Truitt, un ricco vedovo sui cinquant’anni con un passato burrascoso che lo fa pubblicare su un giornale con questa precisa richiesta:
…AAA cercasi moglie affidabile.
E puntualmente la moglie dei sogni, affidabile e adorabile risponde all’annuncio.
Capitolo dopo capitolo si comincia a capire di che pasta sono fatti i due futuri marito e moglie e le altre due figure che determinano l’evoluzione della storia, non svelo nulla della trama, perché è davvero il fulcro di tutto il libro e toglierebbe lo sfizio della lettura . Sin dall’inizio si capisce subito che l’aria che si respira è ricca di mistero e di passioni celate, man mano che i capitoli scorrono i protagonisti si spogliano delle loro apparenze e anche dei vestiti , con molta semplicità e sfrontatezza, mostrando senza remore il lato oscuro che li contraddistingue. La lettura che si apre agli occhi del lettore è senza dubbio seducente, ammiccante e morbosa, non mancano i colpi di scena che si insidiano tra bugie, sotterfugi in combutta tra di loro con esasperante disperazione, incuneati ed eviscerati per uno scopo soltanto quello della conquista della ricchezza con allegato il trionfo dell’amore. L’amore sofferto è l’elemento trascinante che si fa strada quasi strisciando tra un personaggio e l’altro e tra una rivelazione e un dialogo spesso si perde un po’ la lucidità di chi sembra più credibile o menzognero e a un certo punto anche la rivelazione del marito della moglie affidabile pare che abbia preso un piccolo scivolone nella sua rivelazione finale, molto sommario rispetto alle sue dichiarazioni iniziali.
Un concetto un pò confusionario, ma è quello che a fine lettura ho percepito, malgrado la fluidità della scrittura e la bella rappresentazione ambientale che sono le peculiarità che salvo del libro.
Do un consiglio per chi si appresta a leggere questo libro, non perdete di vista il pensiero di Truitt cioè il marito, perché tutto ruota attorno a lui.
"Cose del genere succedono"…si Goolrick e non hai scritto un opera che si avvicina allo splendore di “Rebecca la prima moglie” della du Maurier, come c’ è scritto nella quarta di copertina.
Indicazioni utili
“La mia droga si chiama Julie” e" Original Sin” tratti da “Vertigine senza fine” del famoso scrittore Cornell Woolrich. Quindi non è poi così originale, qualcuno ci aveva già pensato prima.
E a chi ha amato ”Follia” di McGrath
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