Dettagli Recensione
Avvincente!
La caduta dei giganti, primo libro della triologia "Century", è anche il primo libro scritto da Ken Follett che leggo. La mia opinione è molto positiva: il libro si legge velocemente, risulta molto scorrevole nonostante le quasi 1000 pagine di racconto. La storia abbraccia un arco temporale che va dal 1911 al 1924. Il libro si apre sul Galles, facendoci conoscere le condizioni delle miniere di carbone e le precarie condizioni di vita dei minatori, ma anche i primi scioperi e le prime conquiste dei sindacati. Le storie dei personaggi principali si snodano tra le vicende politiche inglesi, animate da dibattiti tra l'antica classe conservatrice, i liberali e i laburisti, la Prima Guerra Mondiale, che rappresenta il fulcro del libro, la Rivoluzione russa e la politica attuata dal Presidente Wilson in America. Nelle quinte definite dalla Storia, si muovono e determinano in modo attivo il corso degli eventi storici i personaggi appartenenti a 5 famiglie di diversa estrazione culturale e sociale. I personaggi sono ben caratterizzati e ciascuno è portavoce di un modo di pensare e agire di uomini e donne realmente esistiti che hanno caratterizzato l'epoca narrata. In questo senso l'autore riesce a trasmettere con vividezza al lettore l'aria e gli umori respirati all'inizio del 900 in diversi Paesi europei. Non trattandosi di un libro di storia, ovviamente non trovano spazio molti fatti storici coinvolti dalla Prima Guerra e purtroppo manca per intero la storia del fronte italiano. D'altra parte sono narrate le vicende storiche che hanno da vicino coinvolto i protagonisti, che non includono personaggi italiani. Il libro non manca di particolari nella descrizione degli attacchi bellici e dei mezzi usati per combatterli. Personalmente non ho trovato tediose queste parti, ma interessanti che anzi hanno ri-acceso il mio interesse per questa pagina storica così triste. Passo adesso a descrivere quelli che, per me, sono i difetti del romanzo. In primo luogo avrei evitato volentieri alcune scene intime tra i personaggi che sinceramente ho trovato noiose e piene di banalità; gli intrecci tra i personaggi possono apparire talvolta scontati e prevedibili, ma ciò non oscura la qualità del libro. Infine ho trovato gli ultimi capitoli del romanzo un po' frettolosi: infatti, escludendo la parte principale del libro che è incentrato sugli anni di guerra e che quindi occupa molti capitoli, gli anni pre-bellici (1911-parte del 1914) prendono 300 pagine, mente gli anni post-bellici (1919-parte del 1924) nemmeno 100 pagine, quindi a mio avviso è un po' sbilanciato.