Dettagli Recensione
Il terrore dei Borgia
Quando si ha tra le mani una storia intrigante come quella della famiglia Borgia il pathos è assicurato. Ciò non toglie che sia necessaria anche una brillante idea attorno cui far girare l'intero intreccio.
E L'autrice riesce abilmente in questo. Ho amato la Kalogridis in tutti i suoi romanzi e ''Alla corte dei Borgia'', sebbene non all'altezza degli altri a mio dire, è un'opera ben riuscita.
La trama ruota intorno ad una figura secondaria rispetto alla storia tanta inflazionata dei Borga e dei suoi componenti, si concentra altresì su Sancia d'Aragona attraverso la quale l'autrice sceglie di descrivere questa cruenta famiglia.
Un'occhio esterno dunque capace di osservare le crudeltà della ''famiglia papale'', riscontrandone le insensatezze e talvolta le analogie con il suo animo.
Sancia è una donna consapevole della sua natura tutt'altro che angelica, dalla quale trae forza e coraggio ma al tempo stesso una paura che l'accompagnerà per tutta la vita.
Avere coscienza circa il proprio temperamento è infatti una fonte di indomia, celata però dal timore verso una forza talvolta incontenibile. Questo è ciò che accade a Sancia. Uno spirito sanguigno che si ritrova coinvolta in una trama di inganni, terrore e violenza di cui sarà lei stessa vittima.
Un racconto sui Borgia che sfrutta il punto di vista di un personaggio per così dire alternativo che ci consente di notare insieme a lei le assurdità compiute da una delle più famose famiglie della storia del nostro paese.
Tralasciando qualche elemento che sfiora il romanzo Harmony, l'intreccio è buono e il romanzo risulta avvincente.
Ciò che è da notare è l'abilità letteraria dell'autrice: riesce perfettamente a trasportare il lettore nelle trame da lei tessute, non solo con scenari avvincenti quanto affascinanti, quali quelli del Rinascimento italiano, ma anche attraverso ricche e buone descrizioni.
Una penna brillante. Ottima. Da tener d'occhio