Dettagli Recensione
Una lettura interrotta...
Ha il diritto di recensire un libro uno che quel libro non è riuscito a finirlo? Io penso di sì, forse anche più diritto degli altri!
Letto il primo capitolo, "La caduta dei giganti", che non era poi tanto male, mi sono avvicinato al secondo, "L'inverno del mondo", non senza una certa aspettativa. Lo scenario è quello della seconda guerra mondiale, un argomento senza dubbio interessantissimo ma che posso dire di conoscere abbastanza, non mi aspettavo quindi di trovare una storia completamente nuova ma ciononostante di certo speravo di emozionarmi seguendo le vicende di quegli anni così importanti.
Quello che mi si è presentato davanti mi ha però deluso molto... Come può essere che i molti protagonisti vivano in prima persona ogni santo momento importante della storia? Quanto può essere irrealistico che una stessa famiglia (quella tedesca per esempio) sia così legata ad ogni avvenimento notevole dell'ascesa di Hitler? E come poteva non avere questa stessa famiglia un figlio maschio pronto ad aderire al movimento nazionalista ed una figlia femmina conscia del dramma che sta per perpetrarsi? Senza contare poi lo zio omosessuale che finirà vittima della persecuzione...
Troppa banalità. Caso chiuso, insieme al libro.
L'impressione, netta, che ho avuto è stata quella di un libro per far conoscere ai bambini la storia; suvvia Ken, ne sappiamo tutti abbastanza della seconda guerra mondiale per poter evitare gli eventi banali e per poter comprendere dinamiche più complesse e articolate.
Detto ciò ribadisco che il libro non sono riuscito a finirlo e magari nella seconda metà il mio giudizio sarebbe stato ribaltato
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Commenti
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E' un romanzo, è ovvio che "capitino tutte a loro", sennò?
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