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rivalutare la storia
Maria I d'Inghilterra è passata alla storia con l'appellativo di sanguinaria, per quel suo desiderio di voler ripristinare il cattolicesimo e il suo violento accanirsi contro "gli eretici" protestanti. Il suo breve regno, inoltre, è stato messo in ombra da quello più lungo e più fecondo della sorellastra.
Pur non giustificandola, almeno non del tutto, la Gregory ci mostra un aspetto più umano di questa sfortunata regina, per molti anni disconosciuta dal padre, allontanata a forza da sua madre, alle soglie dei 40 anni ancora non maritata (evento del tutto raro per una principessa di sangue reale dell'epoca), innamoratasi poi di un uomo più giovane che, come donna, assolutamente non la considerava.
Eccezione fra tutti i romanzi dell'autrice, in questo la voce narrante è un personaggio di invenzione, un'ebrea, una marrana fuggita dalla Spagna e dall'inquisizione e costretta a vestire abiti maschili, diverrà amica e confidente di Maria prima e di Elisabetta poi.
Gli eventi storici li conosciamo ma la Gregory ci narra, pur se con fantasia, alcuni possibili risvolti.