Dettagli Recensione
L'inverno del mondo.
"Se morirò lottando per un paese democratico contro una crudele dittatura militare, la mia vita non sarà andata sprecata. "
Un libro storico, da cornice alle storie dei protagonisti tutti i fatti salienti che vanno dagli anni trenta fino al 1946: l'avvento di Hitler e del fascismo, la guerra con tutti i suoi orrori (morte, campi di concentramento, stupri, uccisioni di massa e di persone deboli o affette da malettia che venivano considerate un vero e proprio peso per la società, la persecuzione agli ebrei e agli omosessuali ecc.), la costruzione della bomba atomica, le lotte di potere tra Stati Uniti e Russia, l'attacco di Peal Harbur e lo sbarco in Normandia, l'Inghilterra che non cedette mai all'avvento delle tirannie e delle dittature presenti in tutto il resto dell'Europa.
Storie di uomini e di donne coraggiose, di spie e di agenti segreti, di politici e strateghi che cercarono di combattere e di salvare un mondo alla deriva, dove orrore, morte, tragedie, soprusi, angherie, prevaricazioni, strapoteri, tirannie e ingiustizie facevano da contorno alle loro vite, con la loro forza e temerarietà volevano che tutto tornasse alla normalità e che i loro futuri figli potessero di nuovo vivere in un mondo sereno, pacifico e tranquillo.
Un buon romanzo, anche se Follett non raggiunge mai i livelli ottenuti nei Pilastri della terra, un libro che si legge bene, scorrevole, con tanti personaggi che intracciano le loro vite e le loro storie, a volte non molto credibili, ma bisogna tener di conto che è pur sempre un componimento narrativo che deve coinvolgere e appassionare il lettore.