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La regina scalza
 
La regina scalza 2013-11-29 08:09:58 silvia71
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
3.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    29 Novembre, 2013
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Vacillante costrutto storico

E' stato dato alle stampe da pochissime settimane il terzo romanzo dello spagnolo Falcones, dopo le precedenti prove de “La cattedrale del mare” e “La mano di Fatima”.

Falcones continua a percorrere la strada del romanzo storico o meglio a sfondo storico, proponendo una ricostruzione delle vicissitudini del popolo Gitano insediatosi in Andalusia nel XVIII secolo.
La scelta del tema intorno al quale porre le fondamenta per una narrazione romanzata è valida, poiché la storia antropologica e culturale dell'etnia gitana è poco conosciuta o almeno lo è in maniera talvolta superficiale.
Falcones partorisce un'idea buona, aprendo il sipario sulla città di Siviglia, ospitante uno degli insediamenti gitani più popolosi del regno spagnolo verso la metà del Settecento.
Come spesso accade gli ingredienti di per sé sono solamente una base di partenza, ma senza la mano di un cuoco esperto, il composto rischia di perdere consistenza.

La penna di Falcones usa e abusa il dialogo, a scapito di descrizioni e parti narrate, perdendosi in vortici lunghissimi e ripetitivi; questa caratteristica produce un effetto deleterio sulla costruzione di uno spaccato storico.
La vera assente di questo romanzo è proprio lei, la ricostruzione storica; dopo averci stuzzicato l'appetito con le prime pagine, catapultandoci in un tempo lontano, a calpestare il suolo spagnolo, tra contrabbandieri di tabacco, lotte tra payos ( sedentari) e gitani, vicoli bui e affollati, donne avvolte in lunghe gonne colorate, uomini pronti a sfidarsi con le lame di affilati coltelli per difendere l'onore, ecco che tutto si intiepidisce, sfumando in un dialogare continuo tra i protagonisti.

L'attenzione peculiare sulle donne, sulla loro condizione all'epoca, siano esse gitane o meno, è encomiabile e si percepisce quanto l'autore abbia voluto dare priorità all'argomento, riportando usanze familiari e sociali, non risparmiandoci scene abiette e crude, vessazioni e violenze; nell'excursus dell'intero romanzo, il tema femminile è sicuramente il più presente ed il più sentito, sul quale la penna dell'autore si esprime passionale ed incisiva.

Rimane un vero peccato che all'interno delle settecento pagine che compongono il grande corpo di questo romanzo, non abbia trovato spazio qualche dissertazione sulle persecuzioni contro il popolo gitano durante il regno di Ferdinando VI di Spagna, qualche nozione specifica sulle tradizioni ataviche di un'etnia dalle origini lontane, qualche approfondimento sull'utilizzo della musica e dei balli di origine gitana all'interno dei salotti e delle corti dell'epoca.

“La regina scalza” è un lavoro dalla mole abbondante, tuttavia non sempre la ricchezza delle pagine corrisponde a quella del contenuto; qualche sforbiciata avrebbe sicuramente contribuito ad una lettura più agile per il pubblico, concentrando il filo conduttore della storia e dando risalto ad alcune belle immagini delle città spagnole e dei loro quartieri, brulicanti di antichi mestieri, di vita, di miseria, di suoni e di colori.

Il romanzo storico è un genere complicato, dove tante sono le componenti e le variabili per una buona riuscita; l'ultimo lavoro di Ildefonso Falcones è apprezzabile ma ancora vacillante il costrutto storico e poco adatto lo stile di scrittura al genere trattato.

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Interessante Silvia la tua recensione. Mi è piaciuto molto il romanzo "La cattedrale del mare" e molto meno, tant'è che non l'ho finito, "La mano di Fatima". Dopo la tua analisi, questo terzo volume probabilmente non lo prenderò nemmeno in considerazione...

Valentina
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gracy
29 Novembre, 2013
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Io mi sono fermata al primo! Condivido le tue opinioni che per me valgono proprio per la Cattedrale..
premetto che non posso fare paralleli con i romanzi precedenti perchè non ho avuto modo di leggerli.....
Mi sono accostata a questa lettura senza nessun pregiudizio o aspettativa visto che non conoscevo Falcones.
Sì, amo il romanzo storico, ma ho cercato di esprimere un giudizio oggettivo sia da lettrice di storici sia da lettrice onnivora.
SARY
29 Novembre, 2013
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Come scrivi bene Silvia, bravissima!
In risposta ad un precedente commento
silvia71
29 Novembre, 2013
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troppo buona, Sary :-)
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
29 Novembre, 2013
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Sei sempre splendida nel tuo modo di riportarci le tue considerazioni...complimenti Silvia!
Pia

17 Gennaio, 2014
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Ho letto i primi due romanzi di Falcones: bellissimo il primo, passabile il secondo. Questo terzo volume e' impossibile: manca di ritmo, si perde in lunghe descrizioni di dubbia importanza: insomma sono a pagina 300 e ho deciso di fermarmi. E' talmente enorme la differenza anche di scrittura tra La cattedrale del mar e La regina scalza che mi e' sorto il dubbio che quest'ultimo sia stato scritto da un ghost writer .

06 Mag, 2014
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Proprio oggi ho finto di leggere il terzo romanzo. Concordo con la tua opinione e credo anch'io che la componente storica sia stata troppo ridimensionata. Oltre ciò il protagonista chi è? Nei primi due gli eventi erano decisivi e ben concatenati e chi ti permetteva di viverli era proprio il protagonista. L'intreccio e i personaggi ritrovati ricordano vagamente "I promessi sposi" con l'unica differenza che in quest'ultimo ogni dettaglio (storico e non) è ben delineato... forse aveva bisogno di una ulteriore revisione o forse era meglio affrontare la narrazione in altro modo? ...spero che il prossimo romanzo sia migliore.

14 Luglio, 2014
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Ho appena finito di leggere La regina Scalza... L'ho trovato molto coinvolgente e le parti storiche sono dosate al punto giusto, al contrario della mano di Fatima che nonostante mi sia piaciuto molto é stata una lettura più impegnativa... Concordo sul fatto che "La cattedrale del mare" rimane il migliore tra i tre romanzi, ma tornare a casa dopo il lavoro anche a mezzanotte con la curiosità e la voglia di finire "La regina scalza" mi fa spezzare una lancia a suo favore!! L'autore riesce a far calare il lettore nella vita e nelle emozioni di ogni personaggio, bello, bello, mi è piaciuto dalla prima all'ultima pagina....Attendo il prossimo con ansia...
Ci sono libri che non ho trovato paragonabili ad altri, ma prima di esprimere giudizi arrivo alla fine! E ogni libro è soggettivo!
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