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Il Comandante di Auschwitz
 
Il Comandante di Auschwitz 2013-10-31 15:51:31 Fonta
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Fonta Opinione inserita da Fonta    31 Ottobre, 2013
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La preda diventa cacciatore

Rudolph Höss è un ragazzo tedesco, intelligente ma dal carattere chiuso. E' molto legato alla famigla ed ai suoi valori ma, i genitori lo vogliono a tutti i costi che lui prenda i voti e studi per diventare sacerdote cristiano ma, per Rudolph non è quella la via, lui vuole conoscere, sperimentare ed il suo sogno è vivere in una Germania forte e salda, sposasi ed occuparsi di una fattoria, vista la sua grande passione per gli animali. Gli si presenta un'occasione unica: partire per la Turchia in una guerra che a detta di molti durerà pochissimo, una "guerra lampo", che porterà benefici economici alla Germania. Così, falsificando i documenti, il giovanissimo Rudolph parte il fronte dove troverà un mondo terribile e spietato, i cui tempi si dilateranno e lo impegneranno per anni dove però, scoprirà nuovi valori come il cameratismo e la muta obbedienza, valori che scalzeranno gli altri e che saranno il suo nuovo credo.
Con la fine del conflitto, con una sconfitta militare che si trasforma anche in una sconfitta economica e sociale, i giovani ex-militari come Rudolph sono i primi a manifestare il loro malcontento: anni di sforzi e privazioni per ritrovarsi più poveri di prima e con la minaccia comunista alle porte..cosa si può fare? Ed è in questo periodo che Rudolph Höss, sente parlare Himmler e Hitler, due uomini carismatici che, con le parole sanno incanalare l'odio ed il rancore di una Nazione intera.
Rudolph sarà tra i primi ad aderire al nuovo partito nazionalsocialista, guadagnerà presto la fiducia dei suoi vertici per la sua devozione e la sua lealtà e verrà "premiato" come responsabile di un campo di lavoro e detenzione in Polonia, dove riceverà degli ordini tassativi, categorici ma, necessari per imporre sul mondo la razza germanica.

Hanns Alexander è un giovane rampollo tedesco, proviene da una ricca famiglia ebrea, il padre è medico e la madre ha un cognome conosciuto in tutto il mondo per gli ingenti capitali di famiglia. Hanns ha un fratello gemello e passa l'infanzia a combinarne "una in più di Bertoldo".
Ma, qualcosa in Germania dopo la grande Guerra sembra cambiare. Gli ebrei non sono più ben visti e vengono lanciate loro colpe e calunnie che nè Hanns nè la sua famiglia possono capire e non riescono a spiegare. In pochi mesi molti beni degli Alexander vengono confiscati dallo Stato ed il padre finisce su una "lista", sulla quale vengono appuntati dei nomi di persone che, vengono caricati su treni e di cui si perdono le tracce. E' quindi arrivato il momento di partire per gli Alexander, trasferirsi in Inghilterra, una terra che li vedrà per anni stranieri, nella quale dovranno ricominciare tutto da zero. E' questo rancore che porterà Hanns ed il fratello ad arruolarsi nell'esercito britannico, ad "invadere" con esso la loro Germania ed a scoprire fatti agghiaccianti successi nei campi di prigionia, le cui vittime erano per la maggior parte ebrei..come loro.
Hanns diviene così il primo investigatore di un pool che avrà lo scopo di catturare i gerarchi nazisti, artefici dell'olocausto ebraico alla fine della guerra.

Obiettivo primario per Hanns Alexander: catturare il comandante di Auschwitz Rudolph Höss,

Thomas Harding, lo scrittore di questo bellissimo libro è il nipote di Hanns Alexander, il "caccaitore di nazisti".

Questo libro mi ha letteralmente stregato. Un autore che, pur essendo coinvolto in maniera viscerale con la vicenda riesce a mantenere un distacco ed ad esemplificare dei concetti molto razionalmente, non arroccandosi semplicemente sull'idea di "giusto o sbagliato" che offre la storia ma, arrivando addirittura a mettere in discussione l'etica dello zio, che da vittima passa a carnefice.
Attenzione, non è un libro che esalta e giustifica i criminali nazisti, anzi! E' un libro che cerca di entrare nella storia dalla porta principale, i sentimenti e le situazioni di due contemporanei che si ritrovano per nascita e per cultura agli antipodi nel medesimo momento storico, entrambi che agistono secondo i loro valori ed entrambi che saranno "vittime" di un momento storico e "assassini" di molte persone.

Un libro da leggere e da possedere per gli amanti della storia, che magari non porterà nulla di nuovo alle nozioni che già possediamo, ma arricchirà chi vuole vederne il risvolto umano, senza giudizi o critiche che sono fin troppo evidenti ed a volte, permettetemi, banali.

Un bellissimo affresco, corredato di numerose foto d'epoca dei due protagonisti che, aumentano realtà e credibilità dello scrittore, davvero una bella penna!

Buona lettura.

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Commenti

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Ho letto la tua recensione e ha stimolato il mio interesse. Sono appassionato del periodo sorcio della seconda guerra e i temi affini mi calamitano letteralmente... Per un soffio non avevo letto la biografia di Rudolph Hoss...mi perdonerai ora non ho memoria del titolo; comunque un libro che vorrei consigliarti (magari leggi qualche recensione...c'è n'è una mia, che avevo postato con il nome di stefano della luna ) e' " le benevole di J.Littell ". In questo romanzo che si svolge in parte sul fronte russo in parte a Berlino abbiamo delle ambientazioni cristalline e veritiere che lasciano senza fiato... ( mi viene in mente la recensione di quel libro giallo che si svolge nella 'il ano anni 50 ). Inoltre anche qui c'è una chiave di lettura fra vittime e carnefici che merita un particolare riconoscimento allo scrittore. Leggi il libro te lo consiglio! Ciao ;)
In risposta ad un precedente commento
Fonta
13 Febbraio, 2014
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Ho visto solo ora il tuo commento. Mi segno questa lettura!!! Grazie mille!!!
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